AFRICA/TUNISIA – ( 7 Febbraio )

AFRICA/TUNISIA – “La Chiesa è solidale con il popolo tunisino”

 

Tunisi (Agenzia Fides)- “La Chiesa è solidale con tutto il popolo tunisino che soffre per l’attentato alla sua libertà, al suo diritto al pluralismo e alla sua dignità” dice all’Agenzia Fides p. Jawad Alamat, Direttore Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie della Tunisia, nel condannare l’omicidio di Chokri Belaid, l’esponente dell’opposizione ucciso ieri in un agguato (vedi Fides 6/2/2013).
“Presentiamo le nostre condoglianze alla famiglia, al suo partito e soprattutto al popolo tunisino”afferma p. Jawad che definisce Belaid “una voce libera che si è sempre battuta contro la violenza politica”.
Il sacerdote descrive così la reazione popolare all’uccisione dell’esponente politico: “l’attentato è vissuto come un’aggressione contro un intero popolo non solo contro una persona. È quello che sento ripetere dalla gente comune e dai commenti riportati dai media”.
P. Jawad, di fronte alle manifestazioni in corso in tutta la Tunisia, afferma:“Siamo di fronte ad una svolta forse ancora più importante di quella del 14 gennaio 2011 (quando fu cacciato Ben Ali, ndr.) Sull’Avenue Bourghiba sono presenti diversi partiti ma soprattutto il popolo che si è radunato spontaneamente per manifestare contro quest’azione ignobile. La moglie di Belaid è schiacciata dal dolore ma non si è chiusa in casa ed è stata tra le prime persone a manifestare”.
“L’Avenue Bourghiba è un luogo simbolico ma è tutta la Tunisia che è scesa in strada per protestare, dal sud al nord. Questo significa che la coscienza popolare ne ha abbastanza della violenza politica” continua p.Jawad.
“Il governo ha lasciato agire per troppo tempo i violenti nel nome di un malinteso rispetto della libertà di espressione. Questo non si può più accettare” afferma il sacerdote ricordando gli atti violenti che hanno preceduto l’omicidio di ieri.
“Preghiamo che il sangue versato serva a costruire una Tunisia moderna, pluralista, democratica e pacifica” conclude p. Jawad. (L.M.) (Agenzia Fides 7/2/2013)

 

Il testo completo si trova su:

http://www.fides.org/aree/news/newsdet.php?idnews=40959

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