ALGERIA/ISLAM – ( 17 Gennaio )

ALGERIA-ISLAM

Decine di ostaggi nelle mani di islamisti algerini legati ad Al Qaeda e alla guerra in Mali

Fra i 41 ostaggi vi sono 7 americani; 5 giapponesi; 9 norvegesi; francesi, irlandesi, austriaci. Il gruppo vuole la liberazione di 100 militanti dalle carceri algerine e la fine dell’intervento della Francia in Mali. Timori di attacchi islamisti in Europa. L’esercito algerino lancia un’operazione militare per la liberazione degli ostaggi.

Algeri (AsiaNews/Agenzie) – Decine di occidentali e asiatici sono stati presi in ostaggio da un gruppo di islamisti che in passato si riferiva ad Al Qaeda. Il gruppo di guerriglieri, che si autodefinisce “Il battaglione del sangue”, è penetrato ieri in un impianto per l’estrazione del gas a In Amenas  nel sud del Paese e ha catturato 41 non algerini, fra cui sette americani, cinque giapponesi, nove norvegesi e diversi europei fra francesi, irlandesi, e austriaci.

Daho Ould Kabila, ministro algerino degli interni afferma che i militanti sono guidati da Mokhtar Belmokhtar, ex combattente in Afghanistan contro i sovietici, poi comandante di Al Qaeda nel Maghreb islamico, e da poco leader di un gruppo a sé stante.

Le richieste del gruppo islamista sono varie, anche se non confermate: essi vogliono la liberazione di 100 militanti rinchiusi nelle prigioni algerine e che si fermi l’attacco francese in Mali, un’operazione contro militanti islamici che ha ottenuto l’approvazione del Consiglio di sicurezza dell’Onu e il sostegno tecnico e militare di alcuni Paesi europei e della stessa Algeria.

La Francia è stata spinta all’intervento militare nell’antica colonia del Mali nel timore che i gruppi islamisti possano raggiungere la capitale Bamako e rafforzare la loro presenza nel Sahara e nell’Africa centrale, accumulando armi e denaro provenienti dalla Libia. Ora il timore si è allargato: Parigi e altri Paesi occidentali temono che la rete di islamisti possa colpire anche all’interno dell’Europa.

Prima della cattura degli ostaggi, i militanti avevano assaltato un bus, scortato dalla polizia algerina, uccidendo un britannico e un algerino.

Gli islamisti hanno recluso gli ostaggi in una parte dell’impianto, che si trova a 1300 km a sud-est di Algeri e a 60 km a ovest del confine libico. Essi dicono di aver minato tutto il perimetro del complesso e avvertono che ogni tentativo di liberare gli ostaggi con la forza porterebbe a “una tragica conclusione”.

Il governo algerino ha escluso ogni aiuto da parte degli Stati Uniti e della Francia per la soluzione della crisi.

Nel pomeriggio, il ministero britannico degli esteri ha dichiarato che  l’esercito algerino ha dato il via  a un’operazione attorno all’impianto di In Amenas  nel tentativo di liberare gli ostaggi.

I militanti avrebbero comunicato ad alcune agenzie della Mauritania che almeno 34 ostaggi sono stati uccisi, insieme a 14 dei rapitori; sette ostaggi sarebbero ancora vivi. L’agenzia algerina ha anche diffuso la notizia che quattro ostaggi sono stati liberati. Ma su tutte queste notizie non sono  ancora confermate in modo ufficiale.

 

Il testo completo si trova su:

http://www.asianews.it/notizie-it/Decine-di-ostaggi-nelle-mani-di-islamisti-algerini-legati-ad-Al-Qaeda-e-alla-guerra-in-Mali-26887.html

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