ASIA/KAZAKHSTAN – Più di 80 delegazioni al VI Congresso dei leader religiosi a Astana
Astana (Agenzia Fides) – Sono più di 80 le delegazioni invitate a prendere parte ai lavori del VI Congresso dei leader delle religioni mondiali e tradizionali, in programma ad Astana (Kazakhstan) mercoledì 10 e giovedì 11 ottobre. Il numero delle delegazioni presenti all’evento è stato confermato lunedì 8 ottobre dal portavoce del ministero degli Esteri kazako Aibek Smadiyarov. Al Congresso, intitolato “I leader religiosi per un mondo sicuro”, sarà presente il Presidente kazako Nursultan Nazarbayev insieme a rappresentanti di islam, cristianesimo, buddismo,ebraismo, induismo, taoismo, zoroastrismo e membri di organizzazioni religiose e civiche.
All’evento parteciperanno anche, tra gli altri, il Presidente serbo Aleksandar Vucic e il Segretario generale dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, Thomas Greminger. Una delle quattro sezioni dei lavori sarà dedicata al contributo che i leader religiosi e politici sono chiamati a offrire per superare l’estremismo e il terrorismo”.
Il Primo Congresso delle religioni mondiali e nazionali tradizionali fu convocato dal Presidente Nazarbaiev ad Astana il 23 e 24 settembre 2003. In quell’occasione, delegati di alto livello inviati da 17 realtà e istituzioni religiose e confessionali di tutto il mondo sedettero alla grande tavola rotonda nella sala del Saltanat Saraiy, il palazzo delle cerimonie, tra arazzi rossi e colonne turchesi, per “rilanciare” le parole d’ordine del dialogo e della libertà religiosa dal cuore dell’Eurasia, cioè vicino all’Afghanistan, al Pakistan, all’Iraq, all’Azerbaigian, in quell’area centroasiatica che per i teorici dello scontro fra civiltà rappresentava l’epicentro di tutti i conflitti di matrice etnico-religiosa che inquietano il mondo globalizzato.
Quel Congresso, fin dalle dichiarazioni programmatiche degli organizzatori, aveva come modello la Giornata di preghiera per la pace nel mondo convocata ad Assisi da Giovanni Paolo II il 24 gennaio 2002, per riaffermare il contributo positivo delle diverse tradizioni religiose al dialogo e alla concordia tra popoli e nazioni. Anche la due giorni di Astana aveva l’intento di confutare il clima mentale post-11 settembre, che individuava nel fattore religioso il carburante a basso costo dei nuovi conflitti geopolitici. Già in quell’occasione, la Santa Sede fu rappresentata al forum interreligioso di Astana da una delegazione di alto livello, guidata dal Cardinale Jozef Tomko, che è stato Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli dal 1985 al 2001, e a quel tempo era Presidente del Pontificio Comitato per i Congressi eucaristici internazionali. (GV) (Agenzia Fides 9/10/2018).
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