Semarang (Agenzia Fides) Cè preoccupazione e disorientamento fra i cristiani della diocesi di Semarang (Giava centrale) dopo lattacco kamikaze avvenuto ieri, domenica 25 settembre, in una chiesa cristiana protestante della città di Solo. Un terrorista kamikaze si è fatto esplodere allingresso della Tenth Bethel Gospel Church, provocando il ferimento di 22 fedeli.
Come raccontano fonti locali di Fides, Solo (detta anche Surakarta) è una cittadina con una forte e visibile presenza cristiana, con numerose comunità di diverse denominazioni protestanti e cinque chiese cattoliche. LArcivescovo di Semarang, Mons. Johannes Pujasumarta, al momento dellesplosione si trovava proprio a Solo per motivi pastorali. Appresa la notizia, si recato sul posto. Ha espresso solidarietà alle vittime, ha condannato il gesto e il terrorismo che si fa spregio della vita umana, incoraggiando i fedeli locali a restare saldi nella fede. LArcivescovo si è poi recato nella capitale Giacarta, per una assemblea straordinaria della Conferenza Episcopale, in preparazione alla visita ad limina dei Vescovi indonesiani, in procinto di partire per Roma.
Come riferito allAgenzia Fides, i Vescovi, allindomani del terribile attentato, hanno voluto convocare un vertice di emergenza: un comunicato congiunto, firmato dalla Comunione delle Chiese indonesiane, dalla Conferenza Episcopale indonesiana e dal Movimento giovanile islamico Anshor, esprime forte preoccupazione per laccaduto e lancia un appello ai fedeli perché non rispondano alle provocazioni e alla violenza, dato che il linguaggio della violenza non risolve alcun problema. I leader religiosi chiedono alle forze dellordine di agire con professionalità, ribadendo il sostegno allideologia del Pancasila, i cinque principi che sono alla base del pluralismo della nazione indonesiana.
Intanto il Segretario della Commissione per il Dialogo interreligioso della Conferenza Episcopale, p. Benny Susetyo, ha annunciato lorganizzazione di un momento di preghiera interreligiosa per la pace che si terrà nella città di Solo, affermando che le religioni dovrebbero essere una fonte di ispirazione spirituale per rafforzare l’unità nazionale. Nusron Wahid, presidente del movimento giovanile musulmano Anshor, ha ribadito che urge continuare a educare i giovani agli autentici insegnamenti religiosi, rifiutando il terrorismo in nome della religione. (PA) (Agenzia Fides 26/9/2011)
Come raccontano fonti locali di Fides, Solo (detta anche Surakarta) è una cittadina con una forte e visibile presenza cristiana, con numerose comunità di diverse denominazioni protestanti e cinque chiese cattoliche. LArcivescovo di Semarang, Mons. Johannes Pujasumarta, al momento dellesplosione si trovava proprio a Solo per motivi pastorali. Appresa la notizia, si recato sul posto. Ha espresso solidarietà alle vittime, ha condannato il gesto e il terrorismo che si fa spregio della vita umana, incoraggiando i fedeli locali a restare saldi nella fede. LArcivescovo si è poi recato nella capitale Giacarta, per una assemblea straordinaria della Conferenza Episcopale, in preparazione alla visita ad limina dei Vescovi indonesiani, in procinto di partire per Roma.
Come riferito allAgenzia Fides, i Vescovi, allindomani del terribile attentato, hanno voluto convocare un vertice di emergenza: un comunicato congiunto, firmato dalla Comunione delle Chiese indonesiane, dalla Conferenza Episcopale indonesiana e dal Movimento giovanile islamico Anshor, esprime forte preoccupazione per laccaduto e lancia un appello ai fedeli perché non rispondano alle provocazioni e alla violenza, dato che il linguaggio della violenza non risolve alcun problema. I leader religiosi chiedono alle forze dellordine di agire con professionalità, ribadendo il sostegno allideologia del Pancasila, i cinque principi che sono alla base del pluralismo della nazione indonesiana.
Intanto il Segretario della Commissione per il Dialogo interreligioso della Conferenza Episcopale, p. Benny Susetyo, ha annunciato lorganizzazione di un momento di preghiera interreligiosa per la pace che si terrà nella città di Solo, affermando che le religioni dovrebbero essere una fonte di ispirazione spirituale per rafforzare l’unità nazionale. Nusron Wahid, presidente del movimento giovanile musulmano Anshor, ha ribadito che urge continuare a educare i giovani agli autentici insegnamenti religiosi, rifiutando il terrorismo in nome della religione. (PA) (Agenzia Fides 26/9/2011)
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