ASIA/PAKISTAN – Discriminazione del sistema di istruzione: petizione alla Corte Suprema
Islamabad (Agenzia Fides) – Mettere al corrente la Corte Suprema dei discorsi di odio verso le minoranze religiose presenti nei libri di testo e notare le discriminazioni nel sistema di istruzione in Pakistan: con questo obiettivo il Centro per la giustizia sociale (CSJ), Ong guidata dal cattolico pakistano Peter Jacob, ha presentato una petizione alla Corte Suprema del Pakistan. L’Ong è al servizio dei diritti umani e della giustizia sociale, in particolare degli emarginati.
La petizione ricorda anche la nota della Corte del 19 giugno 2014 in cui la Corte chiedeva al governo federale di costituire una task force con il compito di elaborare una strategia di tolleranza religiosa. Il testo, inviato a Fides, chiede che “nelle scuole e università siano sviluppati appropriati curricula per promuovere una cultura della tolleranza religiosa e sociale”, ma prende atto che i governi provinciali “non hanno attuato la rimozione delle discriminazioni e dei pregiudizi religiosi per migliorare la qualità dei libri di testo e impartire un’istruzione di qualità”.
La domanda è corredata da esempi di discorsi di odio contro le minoranze religiose, presenti nei libri di testo in uso. “L’esistenza di tali pregiudizi sfida i valori religiosi, civili e democratici” nota la petizione, ricordando che “gli studenti appartenenti a minoranze religiose sono tenuti ad imparare lezioni religiose di islam e a superare gli esami che possono entrare in conflitto con le loro credenze religiose da un lato e possono influenzare le prestazioni negli esami”.
“E’ anche una forma di coercizione – afferma il testo – quella secondo cui gli studenti appartenenti a minoranze religiose non possono studiare la propria religione nel quadro del sistema educativo attuale”, condizione obiettivamente discriminatoria. Per questo la petizione chiede al Tribunale di individuare e ordinare “rimedi opportuni per la tutela della parità dei diritti delle minoranze religiose nel sistema educativo”. (PA) (Agenzia Fides 10/11/2015)
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