Islamabad (Agenzia Fides) Le minoranze religiose in Pakistan subiscono discriminazioni nel silenzio del governo e delle istituzioni, mentre lestremismo islamico è cresciuto fortemente negli ultimi anni e condiziona la vita sociale e politica del paese: è quanto dichiara in un colloquio con lAgenzia Fides Sua Ecc Mons. Joseph Coutts, Vescovo di Faisalabad e Presidente della Conferenza Episcopale del Pakistan, a un anno dalla condanna a morte di Asia Bibi, la donna e madre cristiana accusata ingiustamente di blasfemia e condannata dal tribunale di Sheikupura l8 novembre 2010.
A un anno da quel tragico verdetto spiega il Vescovo Coutts a Fides le condizioni delle minoranze religiose non sono cambiate in meglio, anzi: il paese è afflitto da gravi problemi politici, economici, sociali, morali, religiosi che si riflettono sui cittadini musulmani e non musulmani. In un anno, il paese ha perso due alfieri contro la legge sulla blasfemia, Shabhaz Bhatti e Salman Taseer, mentre quella legge iniqua non è stata toccata né messa in discussione. Intanto prosegue il Vescovo è cresciuto il fenomeno dellestremismo islamico, con gruppi che intendono apertamente imporre la legge islamica e formare una teocrazia. La loro opera affligge le minoranze cristiane e indù ma anche altre minoranze, come ahmadi e sciiti. E un fenomeno complesso e preoccupante, che tocca lintera struttura e lintero sistema del paese. In particolare, nota il Vescovo, tali gruppi estremisti hanno una forte influenza sui tribunali: si tratta di pressioni indirette sui giudici e sui testimoni, che condizionano le sentenze e pregiudicano lapplicazione del diritto, lasciando molte persone, spesso membri delle minoranze, senza giustizia. In tale delicata fase, come Chiesa cattolica e come comunità cristiana, stiamo lavorando accanto alla società civile, per promuovere una nuova cultura fatta di dialogo interreligioso, armonia sociale, fratellanza, comprensione reciproca, accanto a tutti gli uomini di buona volontà, di qualunque fede e, conclude Mons. Coutts, vedo che anche tale movimento di idee e di azione è in crescita, lasciando una speranza per il futuro del paese. (PA) (Agenzia Fides 7/11/2011)
A un anno da quel tragico verdetto spiega il Vescovo Coutts a Fides le condizioni delle minoranze religiose non sono cambiate in meglio, anzi: il paese è afflitto da gravi problemi politici, economici, sociali, morali, religiosi che si riflettono sui cittadini musulmani e non musulmani. In un anno, il paese ha perso due alfieri contro la legge sulla blasfemia, Shabhaz Bhatti e Salman Taseer, mentre quella legge iniqua non è stata toccata né messa in discussione. Intanto prosegue il Vescovo è cresciuto il fenomeno dellestremismo islamico, con gruppi che intendono apertamente imporre la legge islamica e formare una teocrazia. La loro opera affligge le minoranze cristiane e indù ma anche altre minoranze, come ahmadi e sciiti. E un fenomeno complesso e preoccupante, che tocca lintera struttura e lintero sistema del paese. In particolare, nota il Vescovo, tali gruppi estremisti hanno una forte influenza sui tribunali: si tratta di pressioni indirette sui giudici e sui testimoni, che condizionano le sentenze e pregiudicano lapplicazione del diritto, lasciando molte persone, spesso membri delle minoranze, senza giustizia. In tale delicata fase, come Chiesa cattolica e come comunità cristiana, stiamo lavorando accanto alla società civile, per promuovere una nuova cultura fatta di dialogo interreligioso, armonia sociale, fratellanza, comprensione reciproca, accanto a tutti gli uomini di buona volontà, di qualunque fede e, conclude Mons. Coutts, vedo che anche tale movimento di idee e di azione è in crescita, lasciando una speranza per il futuro del paese. (PA) (Agenzia Fides 7/11/2011)
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