ASIA/SIRIA – Un Arcivescovo fra i rifugiati: Su di loro lo sguardo di Cristo sofferente
Damasco (Agenzia Fides) I rifugiati siriani sono sotto shock, non riescono a rendersi conto della portata della tragedia che stanno vivendo. La loro dolorosa situazione è un’anticamera sulla strada per l’esodo. Vederli, incontrare i loro sguardi, è fonte di grande sofferenza per noi racconta allAgenzia Fides Sua Ecc. Mons. Samir Nassar, Arcivescovo Maronita di Damasco, che nei giorni scorsi ha visitato numerose famiglie di sfollati interni, molte proventi da Homs. I profughi del conflitto siriano sono assistiti dalla Caritas Siria che ha ricevuto anche laiuto del Pontifico Consiglio Cor Unum.
LArcivescovo racconta a Fides le sue impressioni: Ci sentiamo impotenti di fronte al dramma che vive la nostra popolazione. La vita degli sfollati trova speranza solo se incrociano lo sguardo tenero di Cristo Salvatore sulla Croce. Accanto a loro abbiamo vissuto la Settimana Santa e la Pasqua.
Mons. Nassar spiega che lo sguardo di questi rifugiati esprime il loro stato danimo, più delle parole. Alcuni sprofondano nel silenzio, in uno sguardo perso. I loro occhi dicono: perchè questo dramma su di noi, vittime innocenti? Qual è la nostra colpa, perché ha colpito la nostra famiglia e la nostra casa? Altri hanno uno sguardo di riconoscenza verso chi li aiuta, pur non perdendo la loro fierezza. Negli occhi di altri ci sono laccusa, la rabbia, lo sconforto. Sui visi dei profughi cristiani Mons. Nassar legge anche laffidamento e la speranza. Con i loro occhi dicono: Sia fatta la tua volontà, Signore! Preghiamo per gli altri, sopportiamo la sofferenza come una Croce salvifica. Non abbiamo paura. Ricominceremo una nuova vita: il Signore non ci abbandonerà. (PA) (Agenzia Fides 16/4/2012)
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