ASIA/SIRIA – Minoranze e civili vittime di bande armate salafite: No alla guerra confessionale
Kusayr (Agenzia Fides) A Kusayr, grande villaggio nei pressi di Homs, al confine con il Libano le minoranze etniche e religiose come alawiti, cristiani, sciiti sono state oggetto di violenze e atrocità perpetrate da gruppi armati sunniti che hanno compiuto la loro vendetta. E quanto riferiscono fonti dellAgenzia Fides nella diocesi di Homs. La famiglia cristiana Kasouha ha perso molti dei suoi membri, uccisi a sangue freddo. Uccisioni e rapimenti sono compiuti per rivalsa da militanti islamisti sunniti, che avevano antichi contenziosi e che oggi si presentano come fazioni della resistenza. Queste bande cercano di resuscitare i vecchi attriti intracomunitari o di portare una guerra settaria, contro le minoranze che non si uniscono allopposizione, spiega una fonte di Fides.
La popolazione cristiana di Kusayr, dopo alcuni massacri e attacchi, è fuggita. Edifici di cristiani sono stati distrutti o bruciati dopo essere stati saccheggiati. La casa del parroco locale, Padre George Louis,colpita da quattro colpi di mortaio, è stata completamente distrutta. Secondo i cristiani locali, i beni mobili e immobili di cristiani sono già sostai redistribuiti a famiglie musulmane sunnite.
In numerose località, la popolazione civile spiega la fonte di Fides è presa nel fuoco incrociato. I civili hanno subito pressioni e violenze Gli attori della vita civile sono stati un bersaglio privilegiato della resistenza armata: tassisti, venditori ambulanti, i funzionari dell’amministrazione civile hanno subito violenze gratuite per costringerli a ritirarsi dalla vita civica e paralizzare le istituzioni statali. Aggressioni ripetute hanno costretto le scuole alla chiusura. Le minoranze sono vittime di costanti abusi: auto mobili e case sequestrate, uomini, donne e bambini sono presi in ostaggio e rilasciati solo con un riscatto.
Il rischio concreto nota la fonte di Fides è che i nobili obiettivi proclamati dall’opposizione siriana siano fagocitati dallislamismo, a causa della presenza di gruppi armati che hanno lunico scopo di creare una guerra settaria simile a quella del Libano. Molte aree cristiane spiegano le fonti di Fides anche nella città di Homs, sono divenute un bersaglio per vendicare il fatto che i cristiani o altre minoranze non si erano uniti all’opposizione.
Nellopposizione armata, ci sono diverse fazioni, indipendenti l’una dall’altra, con motivazioni e scopi diversi. Non è più un segreto che i salafiti sono attivi in molti luoghi e in particolare a Homs. I cristiani non sono vittime di una persecuzione sistematica, perché le fazioni non sono tutte salafite. E va detto che la maggioranza dei musulmani in Siria denunciano i salafiti e le distanze dal wahhabismo.
Lo scopo di questi gruppi armati è quello di incoraggiare le minoranze ad armarsi per lo scoppio della guerra confessionale. Ma questa reazione non è avvenuta: le minoranze non si sono armate e non hanno ceduto alla logica della violenza, conclude la fonte. (PA) (Agenzia Fides 2/4/2012)
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http://www.fides.org/aree/news/newsdet.php?idnews=38821