Belgio. Sparatoria a Liegi: uccide 2 agenti e un passante al grido «Allah Akbar»

Due poliziotti e un passante sono stati uccisi durante una sparatoria a Liegi, in Belgio. Altri due poliziotti sono rimasti feriti. Lo riferiscono i media locali citando fonti della polizia. La sparatoria è avvenuta questa mattina intorno alle 10,30 nel centro della città belga.
Un uomo armato ha sparato contro due agenti di polizia e un passante al Cafè des Augustins, nella via omonima. L’individuo, secondo le prime ricostruzioni, è fuggito ma è stato successivamente ucciso dagli agenti belgi. Testimoni riferiscono che l’uomo urlava “Allah Akbar” durante il suo attacco.
L’uomo che ha aperto il fuoco a Liegi uccidendo tre persone, due agenti e un passante, era stato fermato per un controllo di routine davanti al liceo Léonie de Waha. Questa la prima ricostruzione dei fatti fornita dal quotidiano belga “Le Soir”. Avvicinato da due agenti, l’uomo aramato di coltello, sarebbe riuscito a disarmare uno dei due e ad aprire il fuoco. Successivamente ha preso in ostaggio la donna delle pulizie, che si trovava all’ingresso dell’edificio, e sarebbe rimasto chiuso con lei nella hall del liceo prima di essere neutralizzato dalle forze dell’ordine. La donna è sana e salva.
Il procuratore federale belga, competente per i casi di terrorismo, ha rilevato l’inchiesta sulla sparatoria: “Il caso è stato affidato ai procuratori federali, perché ci sono elementi che vanno nella direzione di un attentato terroristico”, ha detto Eric Van Der Sypt, portavoce del procuratore. Per la tv belga Rtbf, l’autore dell’attacco sarebbe Benjamin Herman, nato nel 1982, un passato da criminale comune entrato e uscito varie volte di prigione. L’ultima ieri, per un congedo. Violento e solitario, non è conosciuto per radicalismo ma la polizia indaga ora se possa essersi radicalizzato in prigione.