CAMERUN – ( 5 Aprile )

Libertà religiosa
 
In preghiera per i missionari rapiti
 
 

Il vescovo di Vicenza Pizziol (al centro)
con i missionari Marta e Allegri ( sinistra)
Foto della diocesi di Vicenza
 

Si chiamano Giampaolo Marta e Gianantonio Allegri i due sacerdoti di Vicenza sequestrati nella notte tra venerdì e sabato da uomini armati nel nord del Camerun. Lo conferma la Farnesina precisando che l’Unità di crisi è già al lavoro sul caso in coordinamento con l’ambasciata italiana a Yaoundè. Il ministero degli Esteri chiede il massimo riserbo per favorire una rapida soluzione della vicenda. “Seguo personalmente la vicenda”, ha confermato il ministro, Federica Mogherini.

Papa Francesco, informa la sala stampa vaticana, è stato informato del rapimento dei due sacerdoti di Vicenza e della suora canadese in Camerun, prega per i rapiti e formula auspici per una soluzione della vicenda.

Insieme con i due sacerdoti vicentini è stata rapita anche una suora canadese. Secondo una fonte della diocesi di Vicenza, due gruppi di armati a bordo di auto hanno fatto irruzione intorno alle due di notte nelle case dei sacerdoti e delle suore, hanno messo a soqquadro tutto e hanno portato via i tre religiosi. La fonte della diocesi di Vicenza non esclude che i sequestratori possano essere terroristi islamici di Boko Haram, attivi nel nord della Nigeria, che hanno sconfinato in Camerun. I rapiti sono preti diocesani di Vicenza.


Altri due sacerdoti vicentini presenti nella diocesi di Moroua, raggiunti telefonicamente, hanno detto che “don Marta e don Allegri sono stati portati via assieme alla suora da persone armate e non incappucciate. A quanto ci hanno detto dei testimoni stanotte
nessuno è ferito. Stanno bene. Ci hanno detto – aggiungono i due – che il gruppo armato ha portato via solo i bianchi. Le suore camerunensi che erano lì le hanno lasciate stare”.  Al momento non ci sono rivendicazioni, ma i primi sospetti cadono su ribelli locali che avevano annunciato azioni di ritorsione dopo un sequestro di un loro arsenale di armi da parte della polizia. Un’altra pista è quella dei Boko Haram, attivi nel nord della Nigeria, che avrebbero però sconfinato nel Camerun. Subito dopo la  notizia del sequetro, la polizia camerunense si è attivata nella zona.

Don Marta, 47 anni, è in Camerun dal 2004; don Allegri, 57 anni, è in missione solo da un anno: fino al 2013 è stato parroco a Magré di Schio. (LEGGI LE LETTERE DALLA MISSIONE).

Il vescovo di Vicenza, monsignor Beniamino Pizziol aveva compiuto nel gennaio scorso una visita proprio nella diocesi di Maroua, dove Giampaolo Marta e Gianantonio Allegri guidavano una delle due parrocchie, quella di Tchére. (GUARDA LA FOTOGALLERY DELLA VISITA). Monsignor Pizziol aveva incontrato all’epoca i quattro sacerdoti italiani che operano nella diocesi camerunense. Del viaggio compiuto in Africa, dal 7 al 22 gennaio scorso, il vescovo aveva parlato durante la festività di San Francesco di Sales. Aveva ricordato la situazione di grande povertà trovata in terra africana e fatto un accenno alle difficoltà derivanti dalla presenza nell’area del nord del Camerun di formazioni estremiste.

Monsignor Pizziol, si legge in una nota della diocesi, è “profondamente scosso” e ha invitato tutta i preti, le religiose e i fedeli della diocesi alla preghiera. Una veglia sarà celebrata sabato sera alle 20.30 nella chiesa parrocchiale di Lisiera, sede della Radio diocesana, e verrà trasmessa in diretta sulle frequenze dell‘emittente Radio Oreb. “Invitiamo tutti i fedeli e le comunità cristiane ad unirsi a tale momento di preghiera – si legge in un comunicato – e a vivere questi drammatici momenti in spirito di raccoglimento”.

 
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