I fratelli musulmani hanno diffuso due comunicati nei quali cantavano vittoria, sostenendo di avere incassato il 40% delle preferenze, mentre al momento al Nour tace in attesa che i risultati si consolidino. Secondo dati ufficiosi su Internet, ad Alessandria, da anni roccaforte dei Fratelli musulmani, la confraternita si sarebbe aggiudicata il 44% dei voti, al Nour il 27% e il blocco egiziano il 19%.
A Porto Said i fratelli musulmani sono in testa seguiti dal al Nour, al terzo posto si piazza lo schieramento moderato islamista di Wasat, dando agli islamisti – come segnala al Ahram online – l’en plein. Nell’uninominale un candidato dei Fratelli si è già aggiudicato il seggio, mentre per l’altro seggio in palio ci sarà un ballottaggio fra il candidato del partito di sinistra del Tagammu e l’esponente salafita.
Anche Luxor, che per quasi tutta la giornata, è stata data per conquistata dal Blocco egiziano potrebbe invece essere andata a Giustizia e Libertà. Per il secondo posto sono in corsa al Nour e il Blocco egiziano e al terzo posto si collocherebbe il partito liberale del Wafd. Ad Assiut, nell’Alto Egitto, ci saranno due ballottagi: uno fra un esponente dei Fratelli e uno del blocco egiziano; l’altro fra un candidato salafita e uno indipendente.
In attesa della certificazione ufficiale della vittoria il capo di Giustizia e libertà, Mohamed Morsi, ha già messo in chiaro che dovrà essere la nuova maggioranza parlamentare ad esprimere il prossimo governo.
Il Blocco egiziano si prepara a dare battaglia nei prossimi due turni che si terranno il 14 dicembre e il 3 gennaio, mentre i manifestanti in piazza Tahrir annunciano una nuova manifestazione per questo venerdì.
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