Egitto. Primi passi istituzionali del presidente Morsy, tra potere militare e piazza
Mohamed Morsy sta gradualmente prendendo il controllo delle leve del potere, facendo prova di mantenere posizioni di equilibrio e moderazione. Prima, sabato scorso, il giuramento come nuovo presidente dEgitto, quindi, ieri, il primo incontro ufficiale con il capo del governo, Kamal al Ganzoury. La Misna scrive che nel tira e molla con lesercito, che continua a detenere poteri legislativi dopo lo scioglimento del parlamento, Morsy ha alla fine ceduto prestando giuramento come capo dello Stato davanti alla Suprema Corte costituzionale. Così facendo – hanno sottolineato diversi media arabi – il quinto presidente egiziano si sarebbe legato alle posizioni dellesercito. Un fatto smorzato in precedenza da un simbolico giuramento a piazza Tahrir, di fronte a migliaia di sostenitori venuti ad acclamarlo. Potrebbe essere il segnale di una volontà di tenere una posizione moderata tra la piazza e i poteri forti del vecchio regime. Morsy ha anche promesso di lavorare per la liberazione dei civili arrestati dai militari. Tra le sue prime iniziative, la decisione di aumentare del 15% pensioni e salari dei dipendenti governativi. Con Ganzoury e lattuale Consiglio dei ministri, Morsy ha discusso il programma dei suoi primi 100 giorni da presidente e secondo la stampa egiziana nellincontro di ieri si è discusso anche di alcuni aspetti economici, della gestione delle acque del Nilo, di sussidi, della possibilità di creare un governo di coalizione e della questione degli egiziani in Libia. Di un nuovo governo non si è ancora parlato in maniera approfondita, sebbene circolino nomi di candidati ministri. (F.S.)
Mohamed Morsy sta gradualmente prendendo il controllo delle leve del potere, facendo prova di mantenere posizioni di equilibrio e moderazione. Prima, sabato scorso, il giuramento come nuovo presidente dEgitto, quindi, ieri, il primo incontro ufficiale con il capo del governo, Kamal al Ganzoury. La Misna scrive che nel tira e molla con lesercito, che continua a detenere poteri legislativi dopo lo scioglimento del parlamento, Morsy ha alla fine ceduto prestando giuramento come capo dello Stato davanti alla Suprema Corte costituzionale. Così facendo – hanno sottolineato diversi media arabi – il quinto presidente egiziano si sarebbe legato alle posizioni dellesercito. Un fatto smorzato in precedenza da un simbolico giuramento a piazza Tahrir, di fronte a migliaia di sostenitori venuti ad acclamarlo. Potrebbe essere il segnale di una volontà di tenere una posizione moderata tra la piazza e i poteri forti del vecchio regime. Morsy ha anche promesso di lavorare per la liberazione dei civili arrestati dai militari. Tra le sue prime iniziative, la decisione di aumentare del 15% pensioni e salari dei dipendenti governativi. Con Ganzoury e lattuale Consiglio dei ministri, Morsy ha discusso il programma dei suoi primi 100 giorni da presidente e secondo la stampa egiziana nellincontro di ieri si è discusso anche di alcuni aspetti economici, della gestione delle acque del Nilo, di sussidi, della possibilità di creare un governo di coalizione e della questione degli egiziani in Libia. Di un nuovo governo non si è ancora parlato in maniera approfondita, sebbene circolino nomi di candidati ministri. (F.S.)
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