EGITTO – ( 21 Ottobre )

Egitto: attacco a chiesa copta. Cristiani chiedono al governo di essere protetti



Nuove violenze anticristiane in Egitto. Quattro persone, fra cui due bambine di 8 e 12 anni, sono morte e altre 18 sono rimaste ferite, ieri sera, a seguito di un attacco a colpi di arma da fuoco davanti a una chiesa cristiano-copta alla periferia del Cairo. Stamani le autorità egiziane hanno arrestato cinque persone, quattro delle quali appartenenti ai Fratelli Mussulmani. Unanime la condanna del mondo politico e religioso e della stessa Fratellanza che ha chiesto l’apertura di un’inchiesta. Rabbia fra i cristiani, che hanno indetto per domani manifestazioni di piazza contro la mancata protezione. Marco Guerra ha raccolto il commento di padre Hani Bakhoum, segretario del patriarcato di Alessandria:RealAudioMP3

R. – Si sta cercando di creare questa divisione tra cristiani e musulmani in Egitto, dimostrando che il problema in Egitto è un problema religioso. Per dire la verità: la questione è che tutto l’Egitto è contro il terrorismo! Anche ieri è stato fatto questo attentato in maniera veramente orribile… Questo è un passo avanti verso un totale terrorismo: ormai si iniziano ad attaccare apertamente le chiese. C’è il desiderio di creare una tensione all’interno del Paese tra cristiani e musulmani. Come segretario del Patriarca posso anche dire che il problema qua non è tra cristiani e musulmani: si tratta di atti terroristici!

D. – Oggi la condanna è unanime. Anche i Fratelli musulmani hanno chiesto l’apertura di un’inchiesta…

R. – Io ho ascoltato tutte queste condanne, però io spero che questo sia anche a livello pratico nella realtà e che nella vita quotidiana ci sia questo atteggiamento di condanna. Senz’altro noi ringraziamo tutti quelli che hanno condannato l’attacco, però bisogna anche iniziare a fare un lavoro sul campo: creare insieme – cristiani e musulmani – questo spirito di collaborazione, e di pace, questi valori umani. Così allora noi condanniamo veramente questi atti. Non bastano le parole, c’è bisogno anche di fatti.

D. – La Chiesa cattolica copta come si pone davanti a questo difficile passaggio di transizione? State chiedendo più protezioni?

R. – Chiedere la protezione? Io confermo che i cristiani in Egitto sono una parte integrante del Paese: se chiedono protezione la chiedono al governo egiziano, al ministero dell’Interno egiziano. Questo è importante! Mai i cristiani hanno chiesto una protezione esterna: anche come Chiesa cerchiamo seriamente di collaborare con lo Stato per creare uno spirito di collaborazione. La Chiesa cattolica pesa tanto sulla formazione delle persone e questo è il punto importante: una formazione umana, totale, e non solo religiosa. Perché noi crediamo che quando ci sono delle persone ben formate, ecco allora che si può fare veramente una civiltà basata sui diritti umani.

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del sito Radio Vaticana
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