EGITTO – (23 Luglio)

Ancora scontri in Egitto tra opposte fazioni: oltre 10 vittime



In Egitto, continuano senza sosta da quasi 24 ore gli scontri di piazza tra fedeli al presidente deposto, Mohamed Morsi, di matrice musulmana, e gruppi del fronte laico. Il bilancio delle vittime parla già di oltre 10 morti al Cairo. Intanto, l’ex capo di Stato si trova agli arresti in una località sconosciuta, mentre da parte internazionale giungono appelli alla pacificazione e alla liberazione del leader. Sui motivi di questi ultimi sanguinosi disordini, Giancarlo La Vella ha intervistato Eric Salerno, esperto di Medio Oriente del Messaggero:RealAudioMP3

R. – Ciò che sta accadendo è un po’ quello che pensavamo sarebbe accaduto, cioè che nessuno avrebbe accettato la deposizione di Morsi. La verità è che purtroppo non si conosce l’evoluzione della situazione: si ha l’impressione, infatti, che si dica di tutto e il contrario di tutto.

D. – Da una parte, c’è un leader indiscusso, Morsi. Dall’altra, il Fronte che ha lottato per la deposizione dell’ex presidente, non ha ancora un leader riconosciuto …

R. – E questo è uno dei problemi fondamentali e anche uno dei motivi per i quali Morsi e i Fratelli musulmani sono riusciti a vincere nettamente le elezioni. Infatti, chi ha lottato contro il vecchio regime, contro Mubarak, non era ancora in una posizione consolidata per riuscire a proporre un leader carismatico, un’alternativa laica alla dittatura.

D. – Quanto è rischioso per tutta l’area nordafricana e mediorientale non avere un Egitto stabile?

R. – L’Egitto stabile è fondamentale per tutta la regione, non c’è dubbio. E questo fa pensare che ci sarà un tentativo di stabilizzazione attraverso – probabilmente – il ritorno al potere dei militari. Almeno per un certo periodo.

D. – Quali sono i rischi di questa eventualità?

R. – I rischi sono quelli di sempre: i militari arrivano e non se ne vogliono più andare. Se loro favoriscono una parte della popolazione e non l’altra, ovviamente non riusciranno a promuovere un processo di vera democratizzazione del Paese, che è l’unica maniera per uscire da questa impasse.

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http://it.radiovaticana.va/news/2013/07/23/ancora_scontri_in_egitto_tra_opposte_fazioni:_oltre_10_vittime/it1-712975


del sito Radio Vaticana

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