Egitto: sale la tensione dopo la condanna a morte di 529 sostenitori dei Fratelli Musulmani
In Egitto si sono registrati, ieri mattina, momenti di forte tensione davanti al tribunale di Minya dopo la lettura della sentenza di condanna a morte per 529 sostenitori dei Fratelli musulmani, con vari capi di accusa che includono anche lomicidio. Amedeo Lomonaco ha raccolto il commento della prof.ssa Valentina Colombo della European Foundation for Democracy e ricercatrice di storia dei Paesi islamici allUniversità Europea di Roma:
R. La notizia di questa mattina mi riporta al 1954. Mi riporta allanno in cui Nasser diede avvio a quella che può essere definita una purga del movimento dei Fratelli musulmani. In questo momento, unazione di questo genere è interpretabile come lennesimo atto di forza da parte di un governo che, dal punto di vista della sicurezza interna, è molto debole. Teniamo presente che in Egitto, ad esempio, unarea come il Sinai è ormai al di là di ogni controllo, per quanto riguarda la sicurezza. Questa azione intende dunque dire: noi ci siamo e puniremo con ogni mezzo chiunque ci si opporrà.
D. Ma non è proprio un rischio, questo, per far salire la tensione in vista delle elezioni presidenziali che si terranno entro giugno?
R. E un rischio anche nei confronti dellopinione internazionale. Io parlo da persona che non ha mai risparmiato critiche al Movimento dei Fratelli musulmani. Ma unazione di questo genere, unazione che condanna a morte 529 persone legate chi più, chi meno al movimento dei Fratelli musulmani, certamente non è una mossa che a livello internazionale possa definirsi una mossa opportuna da parte del governo egiziano. Teniamo presente che lopinione internazionale Stati Uniti ma anche recenti dichiarazioni del vice ministro degli esteri italiano propende per un dialogo con i Fratelli musulmani. Questa mossa del governo egiziano, certamente, aiuta chiunque, ingenuamente o meno, sia dalla parte dei Fratelli musulmani, perché è unaccusa molto facile dire: il governo ha tanto proposto e propugnato diritti umani accusando i Fratelli musulmani, invece, di essere tutto il contrario dei diritti umani. Ma ora sono state emesse 529 condanne a morte che, ovviamente, non sono unazione di chi rispetta i diritti umani.
D. Si può chiudere la storia dei Fratelli musulmani in Egitto?
R. No. La storia dei Fratelli musulmani non si chiude. Io continuo a ripeterlo, a scriverlo e a dirlo. Fino a quando il governo egiziano attuale, ma anche qualsiasi governo egiziano futuro non porrà mano alle riforme sociali, alle riforme economiche che vadano a garantire una vita normale e dignitosa ad ogni egiziano, i Fratelli musulmani avranno terreno fertile. In questo momento, e nel momento in cui si avvia lennesima purga nei loro confronti, ovviamente ritorneranno ad essere un movimento sotterraneo. Ma loro sono esperti nellessere un movimento sotterraneo, un gruppo che lavora dietro le quinte nonostante tutto. Quindi non è certo un gesto forte, eclatante come la condanna a morte di 529 appartenenti ai Fratelli musulmani, che potrà cambiare le cose
Ultimo aggiornamento: 25 marzo
Testo proveniente dalla pagina
del sito Radio Vaticana