Egitto: centinaia di pene capitali per i manifestanti islamici. L’Onu: “E’ violazione dei diritti umani”
Sale la tensione in Egitto a causa delloffensiva giudiziaria nei confronti dei sostenitori dellex presidente Morsi, accusati delle violenze di piazza del 14 agosto scorso. 683 gli imputati alla sbarra alla Corte di Minya, nel sud del Paese, tra i quali anche Mohamed Badie, guida spirituale dei Fratelli Musulmani. Gli stessi magistrati lunedì scorso hanno condannato a morte altri 529 islamici, una sentenza che ha suscitato la riprovazione dellOnu e della comunità internazionale. Sentiamo Amina Belkassem:
Tutti, sono accusati di aver assaltato una stazione di polizia e ucciso un ufficiale durante gli scontri scoppiati in agosto, dopo il sanguinoso sgombero dei sit-in pro Morsi al Cairo che ha provocato centinaia di morti. Una condanna a morte di massa che ha scatenato reazioni allarmate in tutto il mondo. ”E’ Una violazione del diritto internazionale”, ha dichiarato l’Onu sottolineando le numerose irregolarità del processo che si e’ svolto in soli due giorni in assenza di circa i 2 terzi degli imputati. Per il 28 aprile e’ attesa la sentenza per i 700 imputati di ieri, mentre torna a cresce la tensione in Egitto. Il partito della fratellanza, Giustizia e Libertà, ha annunciato per oggi imponenti manifestazioni in tutto il Paese.
Testo proveniente dalla pagina
del sito Radio Vaticana