Il Cairo (AsiaNews/ Agenzie) Le minacce degli islamisti contro i cristiani e le altre minoranze religiose sono scandalose e vanno fermate. È quanto afferma in unintervista al quotidiano egiziano Egypt Indipendent, Mahmoud Salem, blogger musulmano e candidato al parlamento per il Free Egyptians Party (Fep). In questi giorni, egli ha denunciato in tribunale Yasser al-Bourhami, imam salafita, per le continue dichiarazioni di odio contro la comunità cristiana dEgitto.
Ho fatto questa denuncia racconta Salem perché sono islamico e ho paura di queste dichiarazioni in nome della mia religione. In questi mesi diversi musulmani hanno depositato denunce contro imam e leader affiliati a movimenti islamisti, ma la polizia e tribunali le hanno ignorate.
Secondo il leader musulmano, il tribunale impiegherà più di una settimana per registrare lesposto e con molta probabilità non farà nulla neanche in questa occasione. Tuttavia, egli è risoluto a fermare questo clima di intolleranza ed è disposto portare avanti il caso insieme ai suoi avvocati.
Per tutto il periodo delle elezioni, al-Bourhami e altri leader salafiti hanno incitato la popolazione musulmana a boicottare i negozi dei cristiani.
Durante i festeggiamenti per il Natale copto, gli imam islamisti hanno lanciato accuse di eresia contro politici e religiosi musulmani colpevoli di aver fatto gli auguri alla comunità cristiana.
Con tali minacce spiega Salem – gli islamisti vogliono terrorizzare chi non è daccordo con loro. Il leader musulmano, sottolinea che i principali responsabili di questo incitamento allodio contro i cristiani copti sono proprio i salafiti, che grazie al risultato elettorale controllano circa il 20% del Parlamento.
Le paure di cristiani e musulmani moderati sono aumentate con la vittoria degli islamisti alle elezioni, dove Fratelli musulmani e salafiti hanno guadagnato circa il 73% dei seggi, pari a 358 su 498. Per evitare di perdere consensi, i leader di Giustizia e libertà – formazione politica dei Fratelli musulmani hanno più volte rassicurato le minoranze religiose sul loro futuro, garantendo parità di diritti. Legittimati dal risultato elettorale, i salafiti hanno invece continuato a definire i cristiani infedeli, promettendo di cacciarli dal Paese. Fonti di AsiaNews affermano che slogan e dichiarazioni contro i copti appaiono tutti i giorni su programmi televisivi, radio e siti internet.
In unintervista rilasciata lo scorso 17 gennaio ad al-Ahwat, televisione araba con sede in Gran Bretagna, mons. Yohanna Golta, vescovo di Andropoli e vice-patriarca dei Copti cattolici ha dichiarato che le paure dei cristiani sono reali e in futuro gli islamici radicali faranno valere la straordinaria percentuale di voti raccolta durante le elezioni. I salafiti ha affermato continuano a ribadire sui media che i cristiani devono andare via dal Paese oppure pagare la jizya, la tassa per le minoranze non islamiche (dhimmi). I copti diventeranno stranieri nella loro stessa terra. Tuttavia, secondo il prelato, la salvezza per i cristiani non può e non deve giungere dai Paesi occidentali, ma dal rapporto con i musulmani moderati egiziani, veri artefici insieme a molti cristiani – della rivoluzione dei Gelsomini, esempio di un islam rispettoso della persona, delle minoranze e dei diritti umani.
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