
Eccellenza, come giudica questo voto che ha dato allEgitto un nuovo presidente?
I risultati non sono ancora del tutto ufficiali. Tuttavia vanno considerati come la risposta del popolo egiziano a chi credeva che sul voto avrebbero influito pressioni e costrizioni politiche. Invece il popolo ha scelto liberamente il suo presidente. Gli stessi osservatori stranieri, insieme ad associazioni per i diritti umani, venuti per certificare la regolarità delle elezioni non hanno segnalato violazioni nei tre giorni delle operazioni elettorali.
Lalto astensionismo potrebbe indebolire la figura di al Sisi?
Non credo che laffluenza alle urne sia stata così scarsa. Anche qui bisogna attendere le cifre definitive. In passato nei seggi elettorali potevano votare diverse migliaia di persone, con conseguenti lunghe attese. Questa volta i seggi sono stati molti di più e questo ha facilitato le operazioni di voto. Non vedere file ai seggi ha fatto pensare che a votare siano stati in pochi. In realtà 27 milioni di votanti è un buon risultato dal momento che non cè stata una vera e propria sfida tra candidati. Prima della rivoluzione a votare erano solo pochissimi milioni. Dopo la rivoluzione il popolo è uscito nelle strade. Sono stati 30 milioni gli egiziani che si sono riversati nelle piazze per chiedere la caduta dellex presidente Morsi.
Dopo lelezione del presidente a quale altra scadenza è atteso lEgitto?
Ora ci aspetta lultimo passo verso la normalizzazione del Paese, ovvero le elezioni parlamentari che dovranno venire entro i prossimi sei mesi e che richiederanno una preparazione più lunga rispetto a quelle presidenziali, visto anche lalto numero dei candidati. Ma ancor prima si dovrà approvare la legge elettorale.
Anche lapprovazione della nuova Costituzione, cui lei ha contribuito, ha dato impulso al cammino di normalizzazione del Paese
La Costituzione è stato il primo passo sulla buona strada. Prima ancora lo è stato, però, il sostegno dellEsercito alla volontà del popolo di dire basta al regime della Fratellanza Musulmana, guidato da Morsi. Con la Costituzione abbiamo una garanzia per restare sulla strada giusta, per consolidare le strutture statali e condurre una vita davvero democratica. Le sfide che attendono il Paese sono tante e difficili, lavoro, economia, rilancio del turismo, sicurezza
.
La figura di Al Sisi pare molto più apprezzata dai cristiani egiziani che non quella di Morsi
Non vale solo per i copti, ma per tutti gli egiziani. I cristiani non sono qualcosa di diverso dagli egiziani. Sono una componente dellEgitto, cittadini a pieno titolo. Consapevolmente hanno appoggiato Sisi. Morsi non si conosceva. Coloro che lo hanno votato hanno creduto che fosse la persona giusta per governare rettamente il Paese. Senza riuscirvi. La gente che gli aveva dato fiducia non lo ha più appoggiato.
Quale futuro intravede per il suo Paese?
Per storia e risorse lEgitto è uno dei pochi Paesi della regione che può stare in piedi da solo senza appoggi esterni. Io sono convinto che se lEgitto saprà sfruttare al meglio le proprie risorse, avrà presto uneconomia forte che darà benessere e prosperità ai suoi abitanti e stabilità geopolitica alla regione mediorientale.
http://www.agensir.it/sir/documenti/2014/05/00288009_egitto_nel_trionfo_di_al_sisi_lo_zampino_.html