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EGITTO – (7 Febbraio 2018)

Egitto: padre Angelos (copto-ortodosso) a Unitalsi, “venite in pellegrinaggio, il nostro Paese è sicuro”

7 febbraio 2018 @ 9:49

Cairo, padre Angelos della chiesa di san Sergio

(dal Cairo) “Attendiamo con tanta gioia i pellegrini che vorranno camminare sui passi della Sacra Famiglia. L’Egitto è un Paese sempre più stabile e sicuro”. Lo ha detto padre Angelos, parroco copto-ortodosso della chiesa di san Sergio, “Abu Serga”, nel cuore della città vecchia del Cairo, ai margini dell’antica città di El-Fustat, prima capitale dell’Egitto islamico, incontrando una delegazione Unitalsi, guidata da Preziosa Terrinoni e don Gianni Toni, rispettivamente presidente e assistente ecclesiastico della Sezione romana-laziale, che ha il compito di organizzare un pellegrinaggio a fine aprile in Egitto sul cammino della Sacra Famiglia, terra che ha ospitato per oltre tre anni Gesù, Giuseppe e Maria in fuga da Erode. Anche la chiesa di san Sergio, che, secondo la tradizione, contiene la grotta dove si rifugiò la Sacra Famiglia, come tutte le chiese in Egitto è presidiata da Esercito e Forze di Polizia e per entrarvi occorre passare attraverso metal detector. Tuttavia questo, ha affermato il pope copto ortodosso, “non distoglie fedeli e semplici turisti dal fare il loro ingresso nel luogo di culto. “Con la stabilità garantita in questi ultimi anni dal presidente al-Sisi stanno tornando anche i turisti”, ha spiegato padre Angelos, salutando un gruppo di studenti americani in visita. “La speranza è che tornino anche tanti pellegrini cristiani e cattolici. La loro presenza qui in Egitto, sulle orme di Gesù, Giuseppe e Maria, sarebbe un segno significativo di ecumenismo e un grande aiuto materiale per la nostra comunità. Molti suoi membri lavorano nel turismo religioso”. La chiesa di san Sergio non è stata danneggiata dai membri della Fratellanza musulmana dopo che, nell’estate del 2013, il presidente Morsi venne destituito dall’Esercito, allora guidato dall’attuale presidente al-Sisi. Intanto secondo dati diffusi nei giorni scorsi da Air Cairo, compagnia aerea per il 60% di capitale Egyptair e per il 40% di due tra le più importanti banche egiziane (National bank of Egypt e Misr Bank), nel 2017 sono stati 255.148 gli italiani che hanno scelto la terra dei faraoni quale meta di vacanza, il 94% in più rispetto ai 131.458 del 2016. Ad attrarre continua a essere soprattutto il Mar Rosso con 65mila visitatori a Sharm el Sheikh e 86.300 a Marsa Alam nel 2017. Con questa visita, invece, l’Unitalsi intende inserire nelle sue tradizionali mete associative anche il pellegrinaggio in Egitto. Un progetto che vede l’associazione cattolica operare in stretta sinergia con la Sib (Società Italiana di Beneficenza, ente morale dal 1903), l’Ambasciata di Egitto presso l’Italia e lo stesso Governo egiziano. Oggi la delegazione si recherà ad Alessandria d’Egitto, dove è prevista anche una visita alla cattedrale copto-ortodossa di san Marco oggetto di attacco terroristico la Domenica delle Palme (9 aprile) del 2017. Lungo la strada sosta presso i monasteri di Wadi el Natrun. L’Unitalsi, nata nel 1903, conta circa 70.000 soci dislocati in tutta la penisola. La presidenza nazionale coordina le 19 sezioni regionali e le 260 sottosezioni locali (che fanno riferimento alle rispettive diocesi locali dislocate sul territorio) più 1 delegazione di San Marino e Malta.

Il testo originale e completo si trova su:

https://www.agensir.it/quotidiano/2018/2/7/egitto-padre-angelos-copto-ortodosso-a-unitalsi-venite-in-pellegrinaggio-il-nostro-paese-e-sicuro/

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