Festival Giornalisti del Mediterraneo: Islam e Europa a confronto
Gabriella Ceraso – Città del Vaticano
Religioni e culture a confronto: il Mediterraneo è anche questo. Se ne parla oggi al festival Giornalisti del Mediterraneo con due workshop:”Il turismo Euromediterraneo 4.0. Oltre ogni confine” e “Deontologia, Islam ed Europa. Dialogo imperfetto”.
Le religioni strumento di pace
“In Europa e nel Mediterraneo – spiega da Otranto Stefano Polli dell’Ansa – il dialogo e la conoscenza sono strumenti irrinunciabili per arginare tensioni, conflitti e guerre, e le religioni, in questo difficile percorso, hanno un ruolo fondamentale perché le religioni, tutte le religioni, non possono che essere, anche per chi non crede, soltanto uno strumento di pace. Uno dei problemi dei nostri tempi consiste nel fatto che le religioni vengono ‘usate’, manipolate e strumentalizzate. Non è un fatto nuovo: le guerre di religione fanno parte della storia dell’Occidente ma oggi abbiamo gli strumenti adatti per impedire che ciò avvenga ancora. E possiamo farlo soltanto attraverso la costruzione di una reciproca conoscenza e di un dialogo concreto e strutturato. Anche i media hanno un ruolo importante”.
Dello stesso parere il giornalista e scrittore Zouhir Louassini, che al festival oggi presenta il libro “Islam Inedito” (Cacucci Editore), una raccolta di articoli già pubblicati – come racconta a Vatican News – con l’intento di “presentare un Islam diverso e suscitare un dibattito vero”. E’ vero, afferma Louassini, che il mondo islamico ha molti problemi tra cui una minoranza violenta da isolare. Ma la “stragrande maggioranza della popolazione di fede islamica ha voglia di una vita migliore e di un futuro di pace. L’isolamento delle frange estremiste è necessario ma non può avvenire se continuiamo a consolidare una immagine negativa di un mondo ampio e complesso di circa un miliardo di persone”.