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FRANCIA – (23 Marzo 2018)

Francia. Ucciso il terrorista del supermercato. Liberi gli ostaggi, tre i morti


Redazione Esteri venerdì 23 marzo 2018
L’uomo avrebbe gridato: «Allah Akbar». E poi: «Bombardate la Siria: morirete». Chiesta la liberazione del terrorista Abdeslam. Almeno altri tre morti e due feriti. Il premier: «E’ terrorismo»
Ucciso il terrorista del supermercato. Liberi gli ostaggi, tre i morti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Alla fine è stato ucciso dalle teste di cuoio, il 26enne di origine marocchina che per diverse ore ha tenuto in ostaggio un gruppo di una decina di persone nel supermercato di Trebes, in Occitania, nel sud della Francia, vicino a Carnassonne. Il bilancio dell’attacco è di di tre morti e due feriti, oltre all’attentatore. Una delle vittime è il passeggero dell’auto che l’uomo ha rubato a Carcassone e che ha usato per andare a Trebes.

Secondo le prime ricostruzioni, quest’ultimo – che ha dichiarato la propria fedeltà al Daesh – “è penetrato alle 11:15 in un supermercato Super U e si sono sentiti spari”. Come ha detto un testimone, l’uomo, armato di pistola e di un coltello, entrando ha urlato “Allah Akbar” e “State bombardando la Siria, morirete”.

Subito è stata allertata la sezione antiterrorismo della procura di Parigi. Tutta la zona è stata isolata. Dopo alcune negoziazioni con le forze del’ordine, l’attentatore ha rilasciato il resto degli ostaggi tranne uno, che ha voluto trattenere. In cambio del rilascio, ha chiesto la liberazione di Salah Abdeslam, l’attentatore di Parigi del novembre 2015. Alla fine, un tenente colonnello dei gendarmi si è offerto come prigioniero in cambio dell’ostaggio. Il 26enne ha accettato. Nel primo pomeriggio il blitz, in cui è rimasto gravemente ferito l’ufficiale, definito “eroe” dal ministro dell’Interno Gerard Collomb.

L’attentatore è Redouane Lakdim ed era già sorvegliato per atti di piccola delinquenza, secondo quanto ha riferito il ministro dell’Interno. Secondo fonti dell’inchiesta, risiedeva a Carcassonne, dove era stato in carcere nel 2016. Attivo sui social network salafiti, l’intelligence sospetta che abbia fatto un viaggio in Siria, particolare ancora non confermato.

Il premier Edouard Philippe ha subito definito “grave” la situazione e poi ha aggiunto: “Tutto fa pensare a un atto di terrorismo”. Il presidente Emmanuel Macron, impegnato al vertice Ue a Bruxelles, sta tornando a Parigi.

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