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GERUSALEMME – (5 Settembre 2017)

Caso “Jaffa Gate”: capi Chiese Gerusalemme, condanna del nuovo attacco allo Statu quo che minaccia comunità cristiane di Terra Santa

5 settembre 2017 @ 12:50

“Ci ritroviamo ancora una volta uniti per condannare un nuovo attacco a questo Statu quo. In questo caso, i capi delle Chiese sono risoluti ed uniti nell’opporsi a qualsiasi azione di qualsiasi autorità o di qualsiasi gruppo che violi le leggi, gli accordi e le regole che hanno governato la nostra vita per secoli”. Lo si legge in una dichiarazione dei capi delle Chiese di Gerusalemme riguardo alle violazioni dello Statu quo per il caso “Jaffa Gate”, che minacciano l’integrità di Gerusalemme e il benessere delle comunità cristiane della Terra Santa. “Le nuove azioni – sottolineano nella dichiarazione – sono una chiara infrazione dello Statu quo. La sentenza del caso ‘Jaffa Gate’ contro il Patriarcato greco-ortodosso di Gerusalemme, che riteniamo ingiusta, nonché un disegno di legge del Knesset politicamente motivato e che limiterebbe i diritti delle Chiese sulle loro proprietà, sono attacchi aggiuntivi ai diritti che lo Statu quo ha sempre garantito”. “Vediamo in queste azioni – proseguono – un tentativo sistematico per minare l’integrità della Città Santa di Gerusalemme e della Terra Santa e indebolire la presenza cristiana. Affermiamo, nella maniera più chiara possibile, che una comunità cristiana dinamica e vivace è un elemento essenziale nella composizione della nostra società così diversificata, e le minacce alla comunità cristiana non possono che acuire le tensioni inquietanti emerse in questi momenti difficili”.
“Tali tentativi di sconvolgere la comunità cristiana di Gerusalemme e della Terra Santa non riguardano solo una Chiesa; colpiscono tutti noi e colpiscono i cristiani e tutte le persone di buona volontà in tutto il mondo. Siamo sempre stati fedeli alla nostra missione di garantire che Gerusalemme e i Luoghi Santi siano aperti a tutti senza distinzioni o discriminazioni e sosteniamo all’unanimità queste azioni, ivi compreso l’appello all’Alta Corte contro il procedimento ‘Jaffa Gate’, e ci opponiamo a qualsiasi proposta di legge che limiterebbe i diritti delle Chiese sulle loro proprietà”, viene chiarito nella dichiarazione, che precisa: “Non potremo sottolineare mai abbastanza la gravità delle conseguenze prodotte dall’attuale e sistematico attacco allo Statu quo sull’integrità di Gerusalemme e sul benessere delle comunità cristiane della Terra Santa così come sulla stabilità della nostra società”. “Noi – concludono i capi delle Chiese di Gerusalemme – restiamo fermamente uniti per lavorare per la riconciliazione e per una pace giusta e duratura nella nostra regione”. Tra i firmatari, Teofilo III, Norhan Manougian, Pierbattista Pizzaballa, Francesco Patton, Anba Antonius, Swerios Malki Mourad, Aba Embakob, Joseph-Jules Zerey, Mosa El-Hagemons, Souheil Dawani, Munib Younan, Pierre Malki.

Il testo originale e completo si trova su:

https://agensir.it/quotidiano/2017/9/5/caso-jaffa-gate-capi-chiese-gerusalemme-condanna-del-nuovo-attacco-allo-statu-quo-che-minaccia-comunita-cristiane-di-terra-santa/

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