INDONESIA – ( 28 Maggio )

INDONESIA
Cristiani indonesiani: Pentecoste davanti al Palazzo presidenziale, per la libertà religiosa
di Mathias Hariyadi

I fedeli della Yasmin Church (Yc) e della Hkbp Filadelfia hanno celebrato la festa davanti alla sede del Capo dello Stato. Portavoce della Yc a Yudhoyono: apri gli occhi e prendi provvedimenti per garantire la pratica del culto. Critiche anche al ministro degli Esteri, che a Ginevra dipinge un Paese in cui regna armonia e tolleranza.

Jakarta (AsiaNews) – I fedeli della Yasmin Church (Yc) a Bogor e i membri della comunità protestante Hkbp Filadelfia hanno celebrato la festa di Pentecoste, ieri a Jakarta, davanti al Palazzo presidenziale. I cristiani si sono radunati nei pressi della dimora del capo dello Stato indonesiano Susilo Bambang Yudhoyono perché privati dei loro luoghi di culto: entrambe le chiese, infatti, sono state chiuse dalle autorità locali e le aree sono al centro di una controversia legale in corso da anni. E a nulla sono valsi, sinora, i pronunciamenti della Corte suprema che ha stabilito il diritto della minoranza religiosa – l’Indonesia è la nazione musulmana più popolosa al mondo – ad utilizzare i luoghi di culto perché ne detengono la legittima proprietà.

La comunità cristiana ha celebrato la festa di Pentecoste all’aperto, sotto un sole cocente, poco distante dal Palazzo presidenziale a Central Jakarta. Per la seconda volta in poche settimane, i fedeli hanno scelto la dimora di Yudhoyono quale luogo simbolo di protesta per chiedere “giustizia” sui luoghi di culto (cfr. AsiaNews 16/04/2012 Jakarta: centinaia di cristiani chiedono al presidente giustizia per i luoghi di culto). Alla manifestazione dello scorso aprile hanno partecipato i fedeli della Gki Yasmin Church (Yc), della reggenza di Bogor nel West Java, e i cristiani della Hkbp Filadelfia, nella reggenza di Bekasi anch’essa nel West Java. Da tre anni i fedeli della Yc non possono accedere al luogo di culto, sigillato per volere delle autorità locali e del sindaco Diani Budiarto, che ha denunciato presunte irregolarità nel rilascio dell’Imb, il permesso di costruzione necessario per edificare in Indonesia. Analoga la situazione dei fedeli della Filadelfia, che da anni combattono invano contro i funzionari di Bekasi.

I fedeli hanno anche biasimato l’intervento del ministro degli Esteri Marty Natalegawa al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, con base a Ginevra (Svizzera). Il responsabile della diplomazia del governo indonesiano, secondo le comunità protestanti, non avrebbe raccontato la “reale” situazione del Paese in merito a libertà religiosa e pratica di culto per le minoranze, in particolare i cristiani. Di contro, egli avrebbe dipinto una situazione di piena armonia, tolleranza e buone relazioni interconfessionali.

Proprio la mancanza di un luogo di culto per la Yasmin Church e la Hkbp Filadelfia dimostra che i gruppi estremisti sono più potenti rispetto alle minoranze religiose; e ai movimenti radicali si aggiungono le autorità locali, le quali non applicano il diritto ma seguono direttive e imposizioni dei fondamentalisti islamici. Nella vicenda è intervenuto anche il portavoce della Yc Bona Sigalingging, che auspica “con forza che il presidente apra gli occhi e prenda provvedimenti”. Il suo appello è rilanciato da decine di gruppi e attivisti per i diritti umani, fra cui l’ex ministro dell’Agricoltura Bungaran Saragih durante gli anni della presidenza Megawati.

Il testo completo si trova su:

http://www.asianews.it/notizie-it/Cristiani-indonesiani:-Pentecoste-davanti-al-Palazzo-presidenziale,-per-la-liberà-religiosa-24864.html

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