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INDONESIA – (9 Febbraio 2021)

Indonesia. Nella provincia di Aceh, 40 frustate a due cristiani in base Sharia


Stefano Vecchia martedì 9 febbraio 2021
Punizione corporale ai due uomini condannati per aver giocato d’azzardo e bevuto alcolici
Una fustigazione in pubblico a Banda Aceh, Indonesia

Una fustigazione in pubblico a Banda Aceh, Indonesia – Ansa

Dopo la punizione in pubblico, il 28 gennaio, di due uomini condannati per avere manifestato la propria omosessualità, ieri è toccato a due cristiani condannati per consumo di bevande alcoliche e gioco d’azzardo subire la fustigazione nella provincia di Aceh, unica nell’Indonesia in prevalenza islamica ad essere sottoposta alla Sharia.
Insieme ai due battezzati, a essere puniti pubblicamente sono stati altri cinque uomini pure condannati per avere fatto uso di alcol, ma anche per adulterio.

L'”eccezione” della provincia

Seppure non frequenti, e finora mai punite secondo le modalità più severe e a volte letali della legge coranica, le punizioni corporali restano una prerogativa di Aceh, e sono una delle “conseguenze accidentali” del trattato di pace tra governo e guerriglia che nel 2005 ha consentito un’ampia autonomia alla provincia dove il 98% della popolazione è di fede musulmana. Una situazione che ha aperto le porte a una radicalizzazione applicata – non sempre senza resistenze – sull’intera popolazione attraverso la vigilanza di squadre di “custodi della morale”.

L’applicazione della legge islamica anche ai non musulmani

Applicata però, attraverso i tribunali islamici, anche sui non-musulmani, in aperto disaccordo con la prassi vigente nel resto dell’immenso arcipelago indonesiano dove prevale la laicità del diritto, l’estremismo religioso resta marginale e Costituzione e ideologia di Stato (Pancasila) promuovono integrazione e convivenza. Nel caso uno dei due cristiani puniti ieri con 40 frustate ciascuno, si è trattato però di una scelta personale perché questo gli ha permesso di evitare sei mesi di reclusione, secondo quanto previsto nel Codice civile. Resta tuttavia il rischio di un’applicazione pretestuosa della legge islamica, più volte evidenziato da leader di fedi diverse e da esponenti della società civile indonesiana. Lo stesso presidente Joko Widodo si è pronunciato contro le punizioni corporali.

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Il testo originale e completo si trova su:

https://www.avvenire.it/mondo/pagine/punizioni-corporali-in-aceh

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