IRAN – ( 2 Febbraio )

IRAN: PARLAMENTO UE, SÌ ALL’EMBARGO, MA NON COLPIRE LA POPOLAZIONE CIVILE

(SIR Europa – Bruxelles) – La plenaria dell’Europarlamento, chiusasi oggi a Bruxelles, ha affrontato alcuni temi di politica internazionale, fra cui – anche con un dibattito con l’Alto rappresentante per la politica estera Catherine Ashton – le sanzioni imposte dall’Ue all’Iran, compreso lo stop delle importazioni di petrolio a partire dal 1° luglio, e la situazione in altri paesi in cui non vige la democrazia, come la Siria. Il Parlamento ha approvato una risoluzione che da una parte appoggia le sanzioni verso l’Iran, al fine di riportare il paese arabo al tavolo dei negoziati, dall’altra insiste affinché tali sanzioni colpiscano l’élite al potere e non la popolazione civile e le classi povere. L’emiciclo esprime preoccupazione “per le conseguenze negative che il bando del petrolio iraniano potrebbe avere in diversi Stati membri” e chiede al Consiglio di assumere “le decisioni necessarie per compensare questa futura mancanza”. Secondo il testo la chiusura dello Stretto di Hormuz potrebbe provocare un conflitto regionale e scatenare ritorsioni della comunità internazionale. La soluzione politica e diplomatica è – per il Parlamento europeo – la strada da percorrere anche per quanto attiene la questione del nucleare iraniano. Ma i deputati si rammaricano per il fatto che Cina e Russia si rifiutano, all’interno del Consiglio di sicurezza Onu, di appoggiare le sanzioni contro l’Iran.

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