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IRAN – (23 Giugno 2022)

Diritti umani. L’Onu: «In tre mesi messi a morte oltre 100 condannati in Iran»


Redazione Esteri giovedì 23 giugno 2022
Il rapporto delle Nazioni Unite denuncia anche le amputazioni: 237 dal primo gennaio 2000 al 24 settembre 2020. E squarcia il velo sui numeri che il regime degli ayatollah non comunica
Proteste in Germania contro le esecuzioni in Iran

Proteste in Germania contro le esecuzioni in Iran – Ansa

L’Iran ha messo a morte più di 100 persone nei primi tre mesi del 2022, tra cui molte persone appartenenti a minoranze etniche, e nel Paese proseguono le amputazioni per le persone accusate di furto. Lo riferisce l’Alto Commissariato Onu per i diritti umani, riferendo che otto persone rinchiuse nella prigione di Teheran rischiano a breve l’amputazione delle dita. I detenuti sono stati condannati a «avere quattro dita della mano destra completamente tagliate in modo che rimanga loro solo il palmo della mano e il pollice». Secondo le informazioni ricevute, una ghigliottina per tagliare le dita ai detenuti è già stata installata nel carcere.
La stessa macchina sarebbe stata usata il 31 maggio per amputare le dita di un altro prigioniero. Il codice penale iraniano, basato sulla legge islamica, prevede l’amputazione per reati come il furto con recidiva.
L’Alto Commissariato Onu ha chiesto all’Iran di rivedere urgentemente le sue sanzioni penali per rimuovere tutte le forme di punizioni corporali, comprese amputazioni, fustigazioni e lapidazioni. Le Nazioni Unite riferiscono che, secondo le organizzazioni della società civile iraniana, almeno 237 persone, per lo più provenienti dalle fasce più povere della società, sono state condannate ad amputazioni in Iran tra il primo gennaio gennaio 2000 e il 24 settembre 2020. Queste condanne sono state eseguite in almeno 129 casi. E mentre 260 persone sono state messe a morte sul patibolo nel 2020, almeno 310 persone sono state impiccate nel 2021, comprese almeno 14 donne. Nel Paese, riferisce l’Onu «la pena di morte continua ad essere inflitta per atti che non rientrano tra i reati più gravi».
L’Iran, ricorda infine l’Onu, aderisce al Patto internazionale sui diritti civili e politici, il cui articolo 7 proibisce la tortura e altre punizioni crudeli, disumane o degradanti.

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Il testo originale e completo si trova su:

https://www.avvenire.it/mondo/pagine/iran-pena-di-morte

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