IRAN – (25 Aprile 2018)

Hassan Rouhani
Hassan Rouhani  (AFP or licensors)

Nucleare: la reazione dell’Iran alla revisione dell’accordo

Il presidente iraniano contesta la legittimità di un nuovo accordo sul nucleare dopo l’incontro tra Donald Trump e Emmanuel Macron. L’analisi di Vittorio Emanuele Parsi, docente di Relazioni Internazionali all’Università Cattolica

Luisa Urbani e Elvira Ragosta – Citta del Vaticano

Dopo le dichiarazioni del Presidente statunitense Donald Trump e del suo omologo francese Emmanuel Macron sulla possibilità di una revisione del trattato sul nucleare iraniano in senso più restrittivo, arriva la replica del presidente iraniano, Hassan Rouhani. Il capo di Stato ha sottolineato che Macron non ha il diritto di modificare un accordo sottoscritto da sette nazioni quali Usa, Russia, Cina, Gran Bretagna, Francia, Germania e Iran. Poi ha aggiunto: “Finché i nostri interessi saranno garantiti, rimarremo nel trattato, a prescindere dalle decisioni degli Stati Uniti”. Rispondendo poi al tycoon, che aveva definito l’attuale accordo un “disastro”, Rohani ha dichiarato: “Sei solo un businessman, come puoi fare valutazioni sulle questioni internazionali?

L’accordo rischia di saltare

L’intesa dunque potrebbe saltare. È quanto ipotizzato da Vittorio Emanuele Parsi, docente di Relazioni Internazionali all’Università Cattolica, secondo cui: “Se gli Stati Uniti si ritirano dall’intesa sul nucleare faranno saltare l’accordo. Inoltre, sull’eventualità di una ridiscussione dello stesso – spiega –  non ci sono punti su cui far leva perché la verità è che a Francia e Stati Uniti non stanno bene il protagonismo iraniano e l’espansione di influenza iraniana nella regione”.

La reazione dell’Unione Europea

Dura anche la risposta dell’Alto Rappresentante dell’Unione Europea, Federica Mogherini, secondo cui: “Un accordo con l’Iran c’è già, sta funzionando e deve essere preservato”. Sulla possibilità che gli Usa escano dall’intesa, poi, la Mogherini ha sottolineato che “l’accordo sul nucleare non appartiene ad un singolo paese o ad un altro, ma alla comunità internazionale”.

L’obiettivo del presidente Usa

“Trump ha definito l’accordo disastroso – prosegue Parsi – perché lui sta cercando un pretesto per mettere l’Iran nel mirino. L’espansione dell’Iran non ha nulla a che fare con il nucleare. Sarebbe gravissimo violare un accordo perché non ci piace colui con cui l’abbiamo stipulato. Speriamo di porre freno alla deriva trumpiana”.

Scenari futuri disastrosi

Per quanto riguarda lo sviluppo della vicenda il professore è molto preoccupato. Secondo il docente, infatti, “se l’accordo dovesse saltare potrebbero verificarsi scenari allarmanti come quello degli attacchi aerei contro le installazioni nucleari iraniane. Sarebbe disastroso anche perché non c’è un motivo legale. Attualmente non si registra nessuna violazione dell’accordo da parte dell’Iran”.

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