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Il fatto è che le nostre scuole offrono standard superiori alla media sia nella dimensione dellistruzione sia in quella educativa spiega monsignor Giorgio Lingua, un piemontese alto e dai tratti signorili che da tre anni è nunzio apostolico a Baghdad -. Per questo molte famiglie musulmane le scelgono per i propri figli, unitamente a quelle cristiane che però rappresentano una minoranza.
Dopo essere state statalizzate durante lepoca buia del regime di Saddam Hussein, da dieci anni questi istituti hanno ritrovato libertà dazione e attirano un numero crescente di studenti, pur nella ristrettezza dei mezzi e degli spazi a disposizione.
Non ci sono statistiche complete, ma il nunzio conferma il trend ascendente e sottolinea che leducazione è un investimento strategico perché permette di far crescere giovani con valori solidi,con una mentalità aperta allincontro e al confronto con chi è diverso da sé, supera la tentazione del ghetto e contribuisce alla formazione di una classe dirigente in grado di dare un futuro più solido a un Paese ancora fragile e diviso. E la testimonianza che la Chiesa, anche se piccola quanto a dimensioni, svolge un grande compito di servizio alla nazione.
Lo stesso si può dire di ospedali e centri di assistenza di ispirazione cristiana, che godono di ottima reputazione per la qualità del servizio offerto. Educare a uno sguardo positivo sulla realtà, valorizzare la bellezza, lo spirito critico, la disponibilità allincontro e al dialogo con tutti; sono elementi preziosi per un Paese che sta faticosamente edificando il suo futuro, tra divisioni politiche e religiose (soprattutto tra le componenti sciite e sunnite) e i guasti provocati dal terrorismo di matrice qaedista che negli ultimi mesi ha ucciso migliaia di persone.
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