ISRAELE/GAZA – ( 27 Luglio )

Medio Oriente
 
Gaza, Onu: tregua subito e senza condizioni
 
 
 
Gaza, Israele non sparerà per 12 ore
 
 
Al cimitero di Gaza City, devastato da un missile (Ap)

Dalla mezzanotte scorsa nella Striscia di Gaza è in corso una sorta di tregua di fatto. Ridotte le attività militari israeliane, tranne che per quanto riguarda la distruzione dei tunnel sotterranei utilizzati dai miliziani palestinesi per gli attacchi oltre confine. D’altra parte, finora un unico razzo risulta essere stato lanciato dall’enclave in direzione di Ashkelon, senza conseguenze di sorta, anche se le sirene continuano a suonare.

Non si tratta però del “cessate-il-fuoco immediato e incondizionato” chiesto dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu al termine di una riunione di emergenza. Piuttosto di un cedimento dei contendenti alle pressioni internazionali: in particolare, per quanto concerne Israele, a quelle Usa intensificatesi con l’arrivo della festività islamica di Eid al-Fitr, che sancisce la fine del mese sacro del Ramadan.

L’estrema fragilità della pausa è peraltro confermata dai nuovi morti che si sono registrati nella Striscia di Gaza. Al nord i carri armati con la Stella di David hanno aperto il fuoco nei pressi del campo profughi di Jabaliyah, nell’intento di annientare due rampe lancia-razzi e una fabbrica di armi: un proiettile si è però abbattuto su una casa uccidendo due persone, tra cui un bambino di soli 4 anni. Qualche ora prima erano inoltre già decedute in ospedale ulteriori tre individui, rimasti feriti in precedenti occasioni. In 21 giorni di conflitto il bilancio è ormai di 1.037 morti tra i palestinesi e di 45 tra gli israeliani, due dei quali civili, più un bracciante thailandese colpito da una granata di mortaio. Hamas quantifica peraltro in circa 1.150 le vittime a Gaza.

Le celebrazioni per Eid al-Fitr a Gerusalemme Est hanno fornito l’occasione per una manifestazione di massa a sostegno della popolazione della Striscia. Stando alle stime della stessa polizia dello Stato ebraico, sulla Spianata delle Moschee circa 45.000 fedeli venuti a pregare hanno intonato slogan e canti. Molti indossavano magliette di colore nero con sopra impresse scritte a favore delle Brigate Ezzedin al-Qassam, braccio armato del gruppo radicale palestinese. Gli agenti hanno comunque evitato d’intervenire, tenendosi a distanza, e i dimostranti si sono dispersi.

© riproduzione riservata

 

Il testo completo si trova su:

http://www.avvenire.it/Mondo/Pagine/gaza-almeno-1000-morti-palestinesi.aspx

condividi su