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ITALIA/DAESH – (28 Marzo 2018)

Torino. Arrestato italo-marocchino militante del Daesh: scriveva testi di propaganda


mercoledì 28 marzo 2018
Halili el Mahdi, 23enne, è considerato autore del primo testo di propaganda del Daesh in Italia. Perquisizioni in ambienti dell’estremismo, soprattutto nel Nord Italia. Coinvolti anche italiani
Arrestato italo-marocchino militante del Daesh: scriveva testi di propaganda

“Partecipazione all’associazione terroristica dello Stato Islamico”. E’ l’accusa nei confronti di un italo-marocchino arrestato questa mattina dalla Polizia al termine di un’indagine dell’Antiterrorismo coordinata dalla procura di Torino. Si tratta di Elmahdi Halili, 23enne autore del primo testo di propaganda del Daesh in italiano.

Il giovane “si informava sull’utilizzo di un coltello e stava studiando come preparare un camion per compiere un attentato”. Così
il questore di Torino, Francesco Messina, che ha aggiunto: “era il momento di intervenire non potevano permetterci che facesse un salto di qualità operativa e di aspettare che individuasse un obiettivo da colpire”. L’arrestato, ha detto ancora il questore nel corsi del tempo “si è concentrato in una attività di acquisizione di elementi passati dall’apologia dalla celebrazione delle iniziative dell’Isis e dei proclami dei predicatori dell’odio a un’attività specifica di documentazione su tecniche di intervento da parte dei cosiddetti lupi solitari”.

Perquisizioni sono in corso da parte della Polizia nel nord Italia nei confronti di soggetti legati ad ambienti dell’estremismo islamico. I 13 decreti di perquisizione sono stati emessi nell’ambito dell’indagine che ha portato in carcere Halili e sono scattati a Milano, Napoli, Modena, Bergamo e Reggio Emilia. Nell’inchiesta sono coinvolti anche alcuni italiani convertiti all’Islam, oltre a cittadini di origine straniera: l’accusa ipotizzata nei loro confronti è di aver svolto una campagna di radicalizzazione e proselitismo sul web.

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Quando il 30 agosto del 2016 il capo della propaganda e portavoce del Daesh Abu Mohammed Al Adnani fu ucciso ad Aleppo, Elmahdi Halili creò una piattaforma social dove pubblicò tre diverse playlist con i messaggi più famosi del braccio destro di Al Baghdadi, compreso quello in cui dava l’ordine ai lupi solitari presenti in Europa di scatenare la campagna di terrore che ha portato alle stragi del 2015.

È quanto hanno accertato gli investigatori della Polizia nell’inchiesta che ha portato in carcere l’italo marocchino. L’indagine è partita alla fine del 2015, quando Halili ha patteggiato una condanna a due anni di reclusione, con sospensione condizionale della pena, per istigazione a delinquere con finalità di terrorismo proprio per la pubblicazione sul web di una serie di documenti del Daesh.

Proprio ieri è stato arrestato a Foggia un italo-egiziano militante del Daesh che indottrinava i bambini nelle sue lezioni di religione (LEGGI QUI)

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