Il conflitto siriano sconfina in Libano. Autobomoba a Damasco, drammatica la situazione a Qusayr




Lennesima giornata di guerra è cominciata con unautobomba che ieri mattina a Damasco, nel quartiere di Jobar, ha ucciso nove agenti di polizia. Lattentato non è stato rivendicato anche se lo stile sembrerebbe ricondurre alla Jabhat al-Nousra, il gruppo di combattenti affiliati ad al-Qaeda e prevalentemente composto da stranieri da un anno penetrato in Siria per combattere il regime di Asad. A Qusayr, invece, dove è in corso dal 19 maggio una battaglia durissima tra ribelli e lesercito di Asad, affiancato dalle milizie di Hezbollah, la situazione è disperata: non cè acqua, cibo e gli aiuti umanitari non riescono a soccorrere gli abitanti sotto assedio. E proprio questa battaglia, per il coinvolgmento esplicito degli Hezbollah, ha fatto sconfinare il conflitto siriano in Libano per la prima volta in modo così pericoloso. Dei ribelli siriani sono penetrati ieri assaltando Baalbek, sede di un sito archeologico romano nella valle della Bekka, roccaforte del Partito di Dio. Nei combattimenti si contano già diversi morti mentre le sorti del Libano sembrano sempre più ineluttabilmente dipendenti da ciò che succede oltreconfine.