



Fino a notte inoltrata a Beirut si sono uditi spari e sirene di ambulanze. Ultimi echi di una giornata allinsegna della tensione iniziata con i funerali del generale al Hassan, ucciso da unautobomba, insieme ad altre 7 persone, venerdì nella capitale. Ucciso forse per le indagini che aveva condotto su alcuni attentati contro personalità anti-siriane. A Piazza dei Martiri, migliaia di persone hanno assistito alla cerimonia funebre ed hanno applaudito alle parole di fuoco dellex premier Siniora che ha sparato a zero sul governo, responsabile ha detto – dell’assassinio di al Hassan. Da qui la richiesta delle dimissioni di Miqati, alla guida di un esecutivo in cui dominano gli sciiti del movimento Hezbollah. Il corteo si è poi spostato davanti al palazzo del governo ed è esplosa la tensione. Lanciati lacrimogeni da parte della polizia per rispondere alla carica di pietre e bastoni da parte dei manifestanti. A quel punto Siniora ha fatto appello alla calma, seguito anche dallex premier Hariri che pure aveva chiesto le dimissioni di Miqati. E ieri a Tripoli ci sono stati scontri tra sunniti e sciiti, a Sidone una manifestazione di piazza mentre la strada costiera a sud di Beirut è stata bloccata. Intanto alla guida dellintelligence è stato scelto Imad Ozman, vicino ad al Hassan, mentre il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon ha chiesto alle autorità di dissociarsi dagli eventi in corso nella regione.