Mi hanno telefonato da Bengasi – racconta -. Non so particolari maggiori. Mi dispiace per le vittime, provo dolore e pietà. Gli Usa hanno fatto tanto per la Libia ma forse alcune forze collaterali non sono sensibili alla realtà del mondo arabo in generale.
Mons. Martinelli giudica vergognoso produrre un film contro il profeta, quando la sensibilità del mondo arabo su questi temi è alle stelle. Questo significa provocare. Bisogna fare molta attenzione a non esacerbare ancora di più il clima e avere il coraggio, qualche volta, di chiedere scusa. Il vescovo informa che oggi ci saranno delle manifestazioni anche a Tripoli contro il film blasfemo. A Bengasi terranno chiusa la chiesa – dice -, io cercherò di tenerla aperta perché qui la situazione è più tranquilla. Ma dobbiamo fare molta attenzione. Le comunità cristiane cercano di essere molto prudenti. Perché quando si tocca il profeta si tocca la sensibilità del mondo arabo musulmano. È un gioco con il fuoco, terribile. Latteggiamento migliore dellOccidente sarebbe di avere il coraggio di bloccare tutti i progetti blasfemi, di chiedere scusa e di moderare una politica che sia rispettosa della religione. Riguardo al nuovo governo libico – prevista per oggi la nomina del primo ministro – mons. Martinelli si dice fiducioso: La nuova Libia sta crescendo, con tutte le sue difficoltà e contraddizioni. Certo, il governo è nuovo e non è ancora in grado di frenare tutti i conflitti e le reazioni in un Paese già fragile. Ma non possiamo dire che tutto è distrutto in Libia.
Lettera del ministro Riccardi. Profondo dolore e sconcerto per il feroce attentato di Bengasi. Lo esprime Andrea Riccardi, ministro per la Cooperazione internazionale e lIntegrazione, in una lettera allambasciatore Usa in Italia, David Thorne. Proprio ieri sera Riccardi concludeva lincontro internazionale delle religioni per la pace promosso dalla Comunità di SantEgidio a Sarajevo. Il pensiero ora va alle famiglie delle vittime e dei numerosi feriti esprimendo allambasciatore americano la costernazione di fronte allassurdità e alla violenza di quanto accaduto in Libia. Mi auguro – dice Riccardi – che sia possibile far chiarezza non solo sulla dinamica del vile attentato, ma anche sulle ragioni profonde del tragico evento nel quale dei cittadini americani impegnati a servire lo Stato e le buone relazioni bilaterali hanno sacrificato le loro vite.
Attacco ingiustificabile. Scioccato e rattristato. A definirsi così è Jean-Claude Mignon, presidente dellAssemblea parlamentare del Consiglio dEuropa (Apce), alla notizia dellattentato. Sono scioccato e rattristato nellapprendere la notizia della morte violenta dellambasciatore americano in Libia e di tre suoi colleghi, dichiara Mignon secondo il quale, qualunque sia la ragione, questo è un attacco ingiustificabile contro diplomatici che stavano tentando di aiutare i libici a costruirsi una vita migliore. Estendendo la propria vicinanza e solidarietà alle famiglie delle vittime, così come alle autorità e al popolo americano, il presidente dellApce auspica che, nonostante linsicurezza in Libia, i responsabili di questo gesto vengano identificati e rapidamente assicurati alla giustizia. Da Mignon anche la speranza che tragedie come questa non distolgano le autorità libiche dai loro lodevoli sforzi volti a costruire uno Stato democratico in cui prevalga il diritto.
Rispetto per le diverse religioni. Il messaggio di dialogo e di rispetto per tutti i credenti delle diverse religioni che il Santo Padre si accinge a portare nel prossimo viaggio in Libano indica la via che tutti dovrebbero percorrere per costruire insieme la convivenza comune delle religioni e dei popoli nella pace. È il commento – in italiano, inglese e arabo – di padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa della Santa Sede. Il rispetto profondo per le credenze, i testi, i grandi personaggi e i simboli delle diverse religioni è una premessa essenziale della convivenza pacifica dei popoli, aggiunge padre Lombardi secondo il quale le conseguenze gravissime delle ingiustificate offese e provocazioni alla sensibilità dei credenti musulmani sono ancora una volta evidenti in questi giorni, per le reazioni che suscitano, anche con risultati tragici, che a loro volta approfondiscono tensione ed odio, scatenando una violenza del tutto inaccettabile.