LIBIA – ( 27 Gennaio 2015 )

Libia

Tripoli, l’Is attacca l’hotel della politica
 
 
 
 
 

Attacco all’hotel Corinthia di Tripoli, frequentato dai diplomatici e sede del presidente islamista che guida il governo non riconosciuto all’estero. Cinque le vittime, tutte straniere. L’attentato è stato rivendicato dal ramo locale di Is, il cosiddetto Califfato di Derna.

Martedì mattina un’autoboma è esplosa nel parcheggio e poi un commando formato da 4 jihadisti è entrato nell’albergo aprendo il fuoco e si è asserragliato al 26° piano con diversi ostaggi, tutti filippini. Uno dei terroristi è stato catturato, ha riferito il portavoce delle forze di sicurezza che hanno circondato la struttura. Secondo l’emittente al-Nabaa con sede a Tripoli, all’interno si trovavano “funzionari di alto livello”. Nell’edificio si trovavano alcuni alcuni italiani, che sarebbero in salvo.

Al Corinthia risiede abitualmete il premier islamista Omar al Hasi (non risconosciuto dalla comunità internazionale a differenza di al Thani) che però non si trovava nell’albergo al momento dell’attacco. L’hotel è frequentato anche dai diplomatici, i pochi ancora presenti a Tripoli.

L’attacco al Corinthia Hotel di Tripoli, ha detto l’Alto rappresentante per la politica estera Ue, Federica Mogherini, “è un altro riprovevole atto di terrorismo che assesta un colpo agli sforzi per portare la pace e la stabilità in Libia”. “L’Unione europea esprime solidarietà alle vittime e alle loro famiglie” e “sostiene fermamente gli sforzi dei colloqui in corso guidati dall’Onu per portare una soluzione politica basata sul rispetto e sul dialogo”, ha aggiunto. “Non dovremmo permettere a questi attacchi di minare il processo politico”, ha concluso il capo della diplomazia europea.

 

 

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Il testo originale e completo si trova su:

http://www.avvenire.it/Mondo/Pagine/libia-bomba-a-hotel-tripoli-3-morti.aspx

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