Libia: dalla Conferenza di Roma l’impegno a sostenere il rilancio del Paese

La comunità internazionale si impegna a supportare la Libia nella transizione democratica che, a due anni e mezzo dalla destituzione di Gheddafi, soffre ancora di grave instabilità politica e di mancanza di sicurezza interna. Equanto è emerso ieri a Roma, nel corso della Conferenza internazionale sulla Libia, cui hanno preso parte più di 40 delegazioni di Paesi e Organizzazioni internazionali e il segretario di Stato americano, John Kerry. Il servizio di Elvira Ragosta:
Le sfide alla sicurezza globale passano anche per la Libia, soprattutto per il suo Sud. E una Libia politicamente stabile genera stabilità nel Mediterraneo, in Europa e nellintera comunità internazionale. Limpegno preso, ieri, a Roma è di supportare il governo libico con progetti di governance e sviluppo. A partire dal controllo delle armi e delle frontiere, fino allinclusione istituzionale della galassia di gruppi che hanno combattuto la rivoluzione e che oggi sono incontrollate milizie autogestite. La sicurezza della Libia – ha affermato il ministro degli Esteri italiano, Federica Mogherini – è un problema politico. Dal suo omologo libico la richiesta di capacity building, per lorganizzazione di istituzioni che la Libia non ha mai avuto. Abbiamo ereditato un non Stato ha ricordato il ministro Abdelaziz e dobbiamo ricostruirlo da zero, partendo dalla decentralizzazione. Tra qualche giorno, sulla delicata questione libica si riunirà anche il Consiglio di Sicurezza dellOnu, mentre le delegazioni presenti ieri a Roma verificheranno i progressi del loro operato nella prossima conferenza, in programma tra qualche mese in Turchia.
Testo proveniente dalla pagina
del sito Radio Vaticana