LONDRA/PARIGI/ISRAELE – ( 3 Dicembre )

Londra e Parigi minacciano Israele sui nuovi insediamenti

E’ rottura dopo il voto dell’Onu sullo status di Osservatore della Palestina. Francia e Gb potrebbero richiamare ambasciatori

TMNews

Londra, 3 dic. (TMNews) – Alta tensione tra Israele e molti Paesi occidentali dopo l’annuncio di nuovi insediamenti a Gerusalemme est e in Cisgiordania. Il Foreign Office di Londra sta valutando una “risposta forte” alla decisione israeliana. Stessa posizione da Parigi. Secondo Haaretz i due Paesi potrebbero richiamare i propri ambasciatori. Un monito che si aggiunge a quello del segretario dell’Onu Ban ki-Moon: se Israele costruirà nuovi insediamenti nei territori occupati, infliggerà “un colpo quasi fatale” a ogni prospettiva di pace con i palestinesi. Intanto un palestinese è stato ucciso oggi dall’esercito israeliano vicino Nablus, nel nord della Cisgiordania: lo ha riferito una fonte della polizia.

L’ambasciatore israeliano in Francia, Yossi Gal, è stato convocato oggi al ministero degli Esteri francese, che protesta contro la decisione israeliana di costruire nuovi insediamenti a Gerusalemme est e in Cisgiordania. “L’ambasciatore è stato convocato dal Quai d’Orsay”, ha dichiarato il portavoce dell’ambasciata israeliana, Yaron Gamburg, mentre dal ministero transalpino, senza confermare, indicano che stanno studiando il modo per “sottolineare la loro contrarietà”.

Per quanto riguarda la Gran Bretagna il ministro degli Esteri (William Hague) ha ripetutamente chiarito che costruire insediamenti, come annunciato di recente dal governo israeliano per 3.000 nuove unità abitative, minaccia la soluzione dei due Stati e rende difficili passi avanti attraverso i negoziati – ha detto il portavoce – abbiamo invitato il governo israeliano a riconsiderare tale decisione. Abbiamo detto al governo israeliano che se porterà avanti la sua decisione, ci sarà una risposta forte”.

Dopo il riconoscimento della Palestina come stato osservatore non membro delle Nazioni Unite, “le priorità assolute sono il rilancio del processo di pace e la stabilizzazione della regione mediorientale”. E’ quanto ha detto il ministro degli Esteri Giulio Terzi in un’intervista all’Eco di Bergamo. “L’Italia e i paesi Ue vogliono rappresentare un elemento costruttivo per il rilancio della pace nella regione”, ha commentato il titolare della Farnesina, che ha ribadito la necessità che i palestinesi tornino “al tavolo del negoziato senza precondizioni”, non avviino “procedimenti presso la Corte Penale internazionale” e considerino “nel complesso delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza una chiave fondamentale per portare avanti il negoziato”.

Int8

 

Il testo completo si trova su:

http://www.tmnews.it/web/sezioni/top10/20121203_110854.shtml

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