Mali, il Paese è in ginocchio ma il popolo spera nella pace
Gabriella Ceraso – Città del Vaticano
Il Mali non smette di sperare: ora che il vecchio presidente Ibrahim Boubacar Keita, è ormai fuori dai giochi, ricoverato in ospedale ma libero dalla detenzione cui lo ha costretto dal 18 agosto la giunta militare al potere, la pace è l’aspirazione più grande per tutti anche se le condizioni ancora non ci sono. Grazie alla lunga mediazione della Comunità economica degli Stati dell’Africa dell’Ovest (CEDEAO), si è arrivati alla decisione di una transizione verso un sistema democratico civile che coinvolga ampie fasce della società civile. Per questo i due giorni di consultazioni previsti per il 5 e il 6 settembre.
Da Bamako per capire meglio il contesto difficile in cui vive oggi la popolazione, ci parla suor Elisa Azzalin, originaria di Pavia, da 30 anni in Africa con le missionarie dell’Immacolata Regina Pacis :