MEDIO ORIENTE – ( 11 Dicembre )

Condanna per la morte di un ministro palestinese. Pace a rischio

Ziad Abu Ein ministro palestinese – EPA

Dopo la morte del ministro palestinese, Ziad Abu Ein, nel corso di una manifestazione in Cisgiordania, nella quale sono intervenute ieri duramente le forze di sicurezza dello Stato ebraico, si moltiplicano gli appelli internazionali, per fare luce sull’episodio e nella speranza che quanto accaduto non blocchi la ripresa dei negoziati di pace. Il servizio di Graziano Motta:

A gran voce viene chiesta un’indagine sull’accaduto, da Israele e da numerose istanze internazionali, dal segretario generale dell’ONU all’Unione Europea. Per l’ Autorità Palestinese trattandosi, come hanno sostenuto il presidente Abu Mazen di un “atto di barbarie” e il premier Rami Abdallah di “un crimine contro il popolo”, a svolgerla dovrebbe essere un comitato di difensori dei diritti umani e dei diritti dei palestinesi. In questo clima politico, già molto teso da qualche mese per atti terroristici palestinesi, è giunta ieri la votazione del parlamento dell’Irlanda a sostegno della campagna in corso in Europa, che ha gia visto pronunciarsi altri parlamenti, per il riconoscimento dello stato di Palestina, atto che dovrebbe stimolare la ripresa delle trattative di pace.

Pressioni in crescita, anche in seno alle Nazioni Unite,  in un momento in cui in Israele, dove è iniziata la campagna elettorale per il rinnovo, il 17 marzo, della legislatura, si notano movimenti nei partiti di sinistra e di centro per presentarsi in liste congiunte o alleate contro la politica della destra nazionalista finora espressa dal dimissionario premier Benjamin Netanyahu. Che lunedì prossimo, per valutare questa situazione di emergenza, incontererà a Roma il segretario di stato americano John Kerry.

 

Il testo originale e completo si trova su:

http://it.radiovaticana.va/news/2014/12/11/condanna_del_mondo_per_la_morte_del_ministro_palestinese/1114342

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