Caritas Internationalis: ridare speranza e dignità al Medio Oriente
Limpegno per un Medio Oriente aperto a tutte le fedi, dove la dignità e i diritti umani siano rispettati e ognuno possa vivere in pace con il proprio vicino, ha segnato ieri la conclusione di un incontro organizzato a Roma da Caritas Internationalis.
Il nostro dovere è dare speranza alle comunità del Medio Oriente ha detto Michel Roy, segretario generale della federazione cattolica. Costante il riferimento – riferisce l’agenzia Misna – alle conseguenze drammatiche dei conflitti nei Territori occupati palestinesi, in Iraq e in Siria. I cristiani in Terra Santa ha detto padre Raed Abusahliah, direttore di Caritas Gerusalemme vivono sotto lombra di Cristo sulla Croce, simbolo della sofferenza in Medio Oriente.
Allincontro, cominciato lunedì, hanno preso parte i rappresentanti Caritas di tutti i Paesi della regione. Centrale è stata la definizione di strategie e interventi a sostegno della popolazione della Striscia di Gaza, colpita dalloffensiva militare di Israele di luglio e agosto, e di minoranze come quella cristiana e yazida, vittime delle violenze commesse in Iraq e in Siria dai combattenti sunniti dello Stato islamico.
Al termine dei lavori, si riferisce in una nota, è stato approvato un piano di lungo periodo che si concentra sulla cooperazione interreligiosa, la costruzione della pace a livello comunitario, il rafforzamento delle Caritas nazionali e un lavoro più stretto con la Chiesa e altre associazioni religiose. (R.P.)
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