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MEDIO ORIENTE – (28 Aprile 2020)

Medio Oriente: Gerusalemme, israeliani e palestinesi ricordano le vittime di guerra e terrorismo

Si è aperto ieri sera a Gerusalemme, per chiudersi oggi, “Yom HaZikaron”, il Giorno del Ricordo dei caduti e delle vittime israeliane del terrorismo, circa 27mila in totale. Quest’anno, per il coronavirus, la cerimonia è stata trasmessa in digitale, dunque nessuna manifestazione pubblica. Alla cerimonia svoltasi nel piazzale antistante il Muro occidentale (Muro del Pianto) era presente il presidente Reuven Rivlin che ha detto: “Quest’anno non possiamo piangere insieme, ma ricorderemo le due promesse che sono alla base dell’alleanza di Israele: costruire una vita adeguata, tranquilla e sicura per i nostri figli e riportarli a casa ad ogni costo, anche se non ce l’hanno fatta a tornare dalla battaglia”.
Ma è stato anche il giorno, come ricorda Terrasanta.net, la testata digitale delle Edizioni Terra Santa, in cui molti israeliani “scelgono di non dimenticare neppure i lutti dei palestinesi. Perché dalla condivisione del dolore può germogliare la riconciliazione”. Un dolore che ieri sera, 27 aprile, “non pochi israeliani e palestinesi, circa 170mila in diretta web, hanno voluto condividere nella cerimonia per il Giorno della Memoria israelo-palestinese” che da 15 anni si affianca alla commemorazione dello Yom HaZikaron. A promuovere questa edizione 2020 sono state due organizzazioni, Combatants for Peace (Combattenti per la pace) e The Parents Circle Families Forum (il Forum delle famiglie israeliane e palestinesi), composte da ex combattenti e da nuclei familiari che hanno perso un congiunto a causa del conflitto. L’evento on line, secondo quanto riferito da Terrasanta.net, ha visto “alcune testimonianze in arabo e in ebraico da Tel Aviv e da Ramallah. Racconti di disperazione, che hanno portato i vari protagonisti a fare i conti con la rabbia e poi con la necessità di andare avanti”. “La riconciliazione è meglio della vendetta, tutti noi perdiamo vittime da questo conflitto. Se sono stati gli uomini a iniziarlo, sono gli umani che devono farlo cessare”. hanno affermato i testimoni presenti. Dopo la cerimonia, c’è stata la possibilità di avere un dialogo più ravvicinato con altri dieci parenti di vittime del conflitto israelo-palestinese, attraverso dei gruppi sull’applicazione Zoom, cui si sono connesse più di 500 persone nello stesso momento. Questa mattina in Israele si è svolta nel cimitero del Monte Herzl un’altra cerimonia in onore dei caduti. Al tramonto di oggi Israele entrerà nel “Yom HaAzmaut”, giorno del ricordo della indipendenza dello Stato di Israele.

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