Ucciso in Nigeria l’italiano Trevisan con altri sei colleghi di varie nazionalità




La rivendicazione dell’esecuzione di Silvano Trèvisan era giunta già ieri per bocca dei membri di Ansaru, gruppo terroristico legato ai Boko Haram, attraverso un video che mostrava il corpo dell’italiano 69enne, insieme agli altri 6 ostaggi suoi colleghi, di nazionalità libanese, britannica, greca e filippina, tutti dipendenti dell’impresa Setraco. Ma la Farnesina, dopo ore di verifiche, ha potuto confermare solo oggi l’accaduto. Motivazione dell’esecuzione, un presunto tentativo delle forze nigeriane e britanniche di liberare i sette uomini, un blitz smentito tuttavia sia dalla autorità locali che dal ministero degli Esteri italiano. “Ciò che constatiamo – si legge in una nota della Farnesina- è piuttosto un’aberrante espressione di fanatismo”, “un atroce atto di terrorismo” per cui l’Italia esprime “la più ferma condanna”. Condanna che giunge insieme ad una profonda vicinanza alla famiglia, chiusa nel suo dolore, anche dal presidente della Repubblica Napolitano, come pure dal premier uscente Monti che ha ribadito l’impegno del Governo italiano affinché i responsabili siano al più presto assicurati alla giustizia. Indagini sono già corso da parte della Procura di Roma.
Ultimo aggiornamento: 11 marzo