Nigeria: Confessioni cristiane di Kaduna, “No a mercenari stranieri per combattere i terroristi”
“Siamo sorpresi dalle notizie riportate da alcuni giornali secondo le quali il governatore Nasir el-Rufai, ha minacciato di schierare mercenari stranieri se il governo federale non riesce a combattere il banditismo e a porre fine al terrorismo”: lo ha dichiarato il rev. John Joseph Hayab, Presidente dell’Associazione cristiana della Nigeria (Can, organo che raggruppa le principali confessioni cristiane del Paese) di Kaduna, lo Stato nel nord della Nigeria, dove nelle ultime settimane si sono moltiplicati gli episodi di violenza, comprendenti pure il rapimento di due sacerdoti cattolici. Dopo l’assalto del 28 marzo al treno lungo linea Abuja-Kaduna, riferisce l’agenzia Fides, il governatore El-Rufai ha minacciato il reclutamento di mercenari stranieri per combattere i terroristi se il governo federale non riesce a garantire la sicurezza dei cittadini. Nell’assalto sono morte almeno 8 persone mentre di altre 168 se ne sono perse le tracce. “Sebbene sia d’accordo sul fatto che i terroristi abbiano segnato un colpo notevole, la Can ritiene che se qualche altro nigeriano avesse presentato pubblicamente un’idea del genere sarebbe stato arrestato dal governo per aver pregiudicato le agenzie di sicurezza e il comandante in Capo delle Forze Armate” afferma il reverendo Hayab. “Di conseguenza, la Can dubita che la Costituzione nigeriana consenta a qualsiasi funzionario, a parte il Comandante in Capo, di invitare combattenti stranieri nel Paese”. “La Can riconosce che ciò di cui la Nigeria ha bisogno attualmente è una sincerità di intenti da parte di tutte le parti interessate e dei cittadini verso la ricerca di soluzioni durature, non affermazioni soggettive che potrebbero aumentare ulteriormente la presenza di banditi in Nigeria. La Can continuerà a pregare e ad esortare i cittadini a stare in guardia contro qualsiasi politica che potrebbe nuocere al Paese”.