
Ignatius Kaigama, arcivescovo cattolico di Jos, in unintervista al Daily Trust spiega il perché dellappoggio della Chiesa nigeriana alle leggi contro lomosessualità firmate dal presidente Goodluck Jonathan. La Nigeria è un Paese indipendente. Abbiamo la nostra libertà etica di decidere che cosa è buono per noi. Abbiamo passato il periodo del colonialismo quando tutto ci era imposto. Come nazione sovrana, abbiamo il diritto di determinare i nostri stili di vita presenti e futuri. Questo è ciò che la Nigeria ha fatto tramite la sua Assemblea Nazionale ed è stato firmato dal Presidente del nostro Paese. Così, non dobbiamo chiedere scusa a nessuno fuori dalla Nigeria. Questo è il nostro Paese e noi dovremmo avere il diritto di determinare come vivere e che cosa fare.
Kaigama ha poi precisato che se qualcuno sente attrazione per qualcun altro dello stesso sesso, non voglio biasimare la persona ma se qualcuno decide di imparare e essere omosessuale ed è incoraggiato a diventare omosessuale, e cerca di provare al pubblico che è giusto celebrare uninclinazione che il pubblico considera inaccettabile, è un crimine. Condanniamo le attività omosessuali, non lessere umano.
Larcivescovo ha poi spiegato che per la cultura africana lomosessualità non è accettata. Per noi africani non è naturale. Non lo permettiamo. E unanomalia Messo in maniera semplice: non permettiamo attività omosessuali. Non condanniamo una persona omosessuale per quello che è, ma non permettiamo che vada in giro corrompendo i nostri giovani e insegnando loro latto di dormire uomo con uomo o donna con donna o di sposarsi. Non lo vogliamo.
Come si può vedere dalla vignetta pubblicata a fianco, la vicenda si è colorata di toni legati allindipendenza della Nigeria dalle potenze occidentali.
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