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NIGERIA – (6 Giugno 2022)

Nigeria. Strage in chiesa, il bilancio è di 21 morti. Si cercano i responsabili


Redazione Internet lunedì 6 giugno 2022
Uomini armati nella chiesa cattolica di San Francesco Saverio a Owo hanno sparato contro i fedeli che celebravano la Pentecoste. Non ci sono state rivendicazioni finora. Il Papa: prego per le vittime
Strage in chiesa, il bilancio è di 21 morti. Si cercano i responsabili

Reuters

Pentecoste di sangue in Nigeria, dove uomini armati di fucili hanno aperto il fuoco contro i fedeli dentro una chiesa cattolica nel Sud Ovest del Paese, uccidendo diverse persone, tra cui molti bambini, che celebravano la Solennità.

Secondo una prima ricostruzione, il commando avrebbe anche fatto uso di esplosivi sul finire della Messa. L’attacco è avvenuto nella chiesa di San Francesco Saverio a Owo, nello Stato di Ondo, finora uno dei più pacifici del Paese. Il bilancio ufficiale delle persone uccise nel massacro è di 21 morti. Mentre domenica i testimoni avevano parlato di vittime tra le 25 e le 50.

L’identità e il movente degli aggressori non sono stati chiariti. Le autorità devono ancora fornire i dettagli dell’attacco. Funmilayo Ibukun Odunlami, portavoce della polizia dello stato di Ondo, ha fatto sapere che la polizia rilascerà presto un’ulteriore dichiarazione.

Al dolore generale si è unito anche il Papa, come riportaVatican News. “Papa Francesco prega per le vittime e per il Paese, dolorosamente colpiti in un momento di festa, e affida entrambi al Signore, perché invii il Suo Spirito a consolarli”, riferisce il portavoce della Sala Stampa vaticana, Matteo Bruni.

 

Reuters

 

Secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters oltre alle vittime, vi è un numero imprecisato di feriti anche molto gravi. La paura adesso è per i feriti che, seppur immediatamente soccorsi e trasportati in ospedale, rischiano di non sopravvivere a causa delle profonde lesioni riportate, considerando anche la scarsità dei mezzi sanitari. Medici del luogo, citati dalle agenzie internazionali, riferiscono che molte persone sono giunte in ospedale già prive di vita. In queste ore circolano anche appelli per le donazioni di sangue, soprattutto tramite le reti sociali. Un video che circola su internet mostra i corpi di alcune delle vittime riversi sul pavimento della chiesa in pozze di sangue.

 

 

Ansa

 

La diocesi di Ondo ha smentito che siano stati rapiti sacerdoti o fedeli, come invece avevano segnalato alcuni testimoni in un primo momento.

Nello choc generale, il timore è “che ci siano molti altri morti, molti altri feriti e che la Chiesa sia stata violata”, afferma in un comunicato padre Augustine Ikwu, direttore delle comunicazioni sociali della diocesi di Ondo, che smentisce la notizia circolata nei primi minuti del rapimento di alcuni fedeli, incluso il parroco. “I sacerdoti sono al sicuro”, spiega. Anche il vescovo della diocesi di Ondo, monsignor Jude Ayodeji Arogundade, “è con loro in questo momento difficile”. Proprio il vescovo chiede in questi attimi di terrore “di mantenere la calma, di rispettare la legge e di pregare perché la pace e la normalità tornino” nella comunità e in tutto il Paese.

L’identità dei colpevoli rimane sconosciuta, mentre la situazione ha lasciato la comunità devastata. Tuttavia, per il momento, le agenzie di sicurezza sono state dispiegate nella comunità per gestire la situazione”, informa ancora padre Ikwu. Invoca quindi “l’intervento di Dio” perché ristabilisca “la pace e la tranquillità” in tutta la Nigeria. “Ci rivolgiamo a Dio per consolare le famiglie di coloro che hanno perso la vita in questo angosciante attacco e preghiamo perché le anime defunte riposino in pace”.

Intanto è giunta la condanna dell’attacco da parte del presidente nigeriano Muhammadu Buhari. In una dichiarazione rilasciata dal portavoce, Buhari ha affermato che gli assalitori sono attesi da un dolore eterno sia sulla terra che nell’aldilà. Esprimendo le condoglianze alle famiglie delle vittime e alla Chiesa cattolica, il capo di Stato ha incaricato le agenzie di emergenza di entrare in azione e prestare soccorso ai feriti. “Questo Paese – si legge nella dichiarazione del presidente – non si arrenderà mai al male e ai malvagi, e le tenebre non vinceranno mai la luce”.

Quanto avvenuto in Nigeria ha radici lontane: va ricordato che da quasi 20 anni gruppi estremisti e terroristici commettono attentati nei confronti di cristiani e musulmani moderati. L’episodio si inserisce in un contesto sociale molto particolare. “Dire che in Nigeria è in corso una strategia anticristiana sarebbe un’analisi miope” ha affermato in un’intervista aVatican News, Alessandro Monteduro, direttore della fondazione Aiuto alla Chiesa che Soffre. “Quello che possiamo e dobbiamo fare, oltre ad essere vicini con la preghiera alla sofferenza dei nostri fratelli”, ha aggiunto Monteduro “è mobilitare iniziative che spingano le autorità nigeriane ad azioni concrete per frenare il fenomeno del terrorismo che sta mettendo in ginocchio tutte le comunità in un Paese di oltre 200 milioni di abitanti”.

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