Onu bilaterale Obama-Putin: lotta a Is e ruolo di Assad
Lotta all’autoproclamato stato islamico, ruolo di Bashar al Assad nella transizione siriana, aumento dei caschi blu e cambiamenti climatici. Questi alcuni dei temi affrontati dall’Assemblea Generale dell’Onu riunita a New York, dove per la prima volta si sono incontrati, dopo due anni, il presidenti russo, Vladimir Putin, e quello statunitense, Barak Obama. Elvira Ragosta:
Al centro del bilaterale durato 90 minuti tra Obama e Putin la lotta al sedicente stato islamico in Siria e Iraq, cui entrambe le parti ribadiscono il proprio sostegno- e Putin non esclude la partecipazione della Russia ai raid della coalizione internazionale. Ma è sulla soluzione politica alla crisi siriana che riemergono le differenze, in particolare sul ruolo di Bashar al Assad, “un tiranno- per presidente statunitense- che Mosca e Teheran vogliono tenere al potere”. Un presidente- per Putin- che dovrà avere un ruolo nella fase di transizione, senza escludere una successiva uscita di scena. E sul sostegno internazionale ad Assad e alla sua opposizione, a rincarare la dose è il presidente francese – mentre Parigi ha iniziato i raid in Siria- secondo Hollande non si può far lavorare insieme vittime e carnefici. Tra gli altri argomenti affrontati all’Assemblea Generale l’aumento di 40.000 caschi blu per il mantenimento della pace: un incremento del 40% rispetto agli attuali grazie alla partecipazione di Colombia e Brasile. L’appello di Raoul Castro per la fine dell’embargo a Cuba e quello della Francia ai leader mondiali per un pieno successo della prossima Conferenza sul clima di Parigi convocata per il 30 novembre 2015.
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