PAKISTAN – (11 Aprile 2022)

Islamabad: Shahbaz Sharif nuovo premier, i deputati di Imran Khan si dimettono per protesta

Eletto come nuovo capo del governo il leader dell’opposizione, fratello dell’ex primo ministro Nawaz Sharif. Il Pakistan Tehreek-i-Insaf boicotta il voto continuando a gridare al complotto.

Islamabad (AsiaNews) – L’Assemblea nazionale del Pakistan ha eletto come nuovo premier il candidato dell’opposizione Shahbaz Sharif, 70 anni, attuale leader della Pakistan Muslim League Nawaz (Pmnl) e fratello dell’ex primo ministro Nawaz Sharif, travolto nel 2017 dalle accuse di corruzione per le rivelazioni contenute nei Panama Papers. A suo favore hanno votato 174 deputati di 13 forze politiche dopo che i rappresentanti del Pakistan Tehreek-i-Insaf (Pti), il partito di Imran Khan sconfitto sabato nel voto di sfiducia, hanno abbandonato l’aula per protesta contro la candidatura di Sharif. Imran Khan ha anche annunciato che i suoi deputati si dimetteranno in massa dal parlamento pachistano, confermando l’intenzione di portare nelle piazze la crisi costituzionale che lo ha visto soccombere al verdetto della Corte Suprema. Ancora nella seduta di oggi – prima di uscire dall’aula – i rappresentanti del Pti hanno nuovamente denunciato un “complotto di forze straniere” contro Imran Khan.

Cresciuto all’ombra del fratello, Shahbaz Sharif è stato per tre mandati capo del governo del Punjab e ha la fama di essere un politico pragmatico. Anche nei confronti dell’esercito ha sempre tenuto un profilo molto più conciliante rispetto a quello del fratello Nawaz. Nel discorso al parlamento subito dopo l’elezione non ha usato toni concilianti con IMran Khan: ha ringraziato Allah per aver “salvato il Pakistan: il bene ha prevalso sul male”. Ha inoltre ringraziato la Corte Suprema per il suo verdetto che – ha detto – “ha stabilito la supremazia della Costituzione e del Parlamento”.

Il testo originale e completo si trova su:

https://www.asianews.it/notizie-it/Islamabad:-Shahbaz-Sharif-nuovo-premier,-i-deputati-di-Imran-Khan-si-dimettono-per-protesta-55567.html

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