PAKISTAN – (2 Ottobre)

Pakistan: al via l'Anno della missione

È stato aperto, ieri, in Pakistan, l’Anno della missione, che porterà l’esigua minoranza cristiana del Paese, circa il 2% della popolazione tra cui un milione di cattolici, a riflettere sul tema “Duc in altum”. “La chiamata a essere missionari ci tocca da vicino”, sono state le parole riportate dall’agenzia Fides di mons. Max John Rodrigues, vescovo di Hyderabad e presidente della Commissione per la missione nata in seno alla Conferenza episcopale pakistana. Il suo incoraggiamento è rivolto a una minoranza spesso vittima di pressioni, ingiustizie, discriminazioni e vere e proprie limitazioni della libertà religiosa da parte dei radicali musulmani. “La Chiesa in Pakistan vive e si muove in un quadro che richiede sensibilità e grande amore per i nostri fratelli e sorelle musulmane”, ha detto, invece, l’arcivescovo Savio Hon Tai-Fai, segretario della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli in un messaggio per l’inaugurazione dell’Anno della Missione che si chiuderà il 30 settembre 2012. Il presule, nel ricordare che il Paese ha bisogno di maggior rispetto per la libertà religiosa e per la libertà di coscienza, ha citato anche il XXV anniversario della Giornata mondiale di preghiera per la pace, svoltasi ad Assisi il 27 ottobre 1986, sottolineando come la pace, “un desiderio sincero di tutti, si presenta come qualcosa di fragile in molte società”. “L’amore cristiano ci spinge al dialogo e a promuovere relazioni positive e costruttive con persone e comunità di altre religioni”, ha concluso l’arcivescovo, auspicando un fruttuoso lavoro alle Pontificie Opere Missionarie, che in Pakistan sono presenti da 60 anni. (R.B.)


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