– PRIMAVERA ARABA: AL-BARR (FRATELLI MUSULMANI EGITTO), NO ALLA DISCRIMINAZIONE
15:06
Lignoranza crea muri e la coscienza di un cambiamento necessita del tempo perché affondi le sue radici nel popolo. È in sintesi lidea espressa sulla primavera araba da Abdul Rahman al-Barr, del movimento dei Fratelli Musulmani dellEgitto. Parlando allincontro della Comunità di SantEgidio, Primavera araba verso un nuovo patto nazionale, in corso oggi a Roma, al-Barr, che è membro dellufficio direttivo di Fratelli Musulmani, ha affermato che a piazza Tahrir cristiani e musulmani, pregavano e mangiavano insieme offrendo unimmagine esemplare. La rivoluzione non ha scandito nessun slogan discriminatorio e questo sia nelle zone urbane che rurali. Secondo il teologo musulmano, i contrasti tra cristiani e musulmani sono rimasugli del passato regime che ha sfruttato lignoranza dei cittadini e la religione per condizionare il popolo. Anche la Chiesa ha protetto il regime pensando che fosse il suo protettore. Questo perché la dittatura ha sfruttato alcuni estremisti fomentando la paura. Liberiamoci da questi ricordi – ha esortato al-Barr – anche se ciò richiede tempo. Come Fratelli Musulmani siamo contrari al termine di minoranza, vogliamo che i copti si integrino nella vita politica e sociale. La comprensione vera della religione è quella in cui nessuno è discriminato ma accolto come recita il documento di al-Azhar che abbiamo appoggiato. (segue)
Lignoranza crea muri e la coscienza di un cambiamento necessita del tempo perché affondi le sue radici nel popolo. È in sintesi lidea espressa sulla primavera araba da Abdul Rahman al-Barr, del movimento dei Fratelli Musulmani dellEgitto. Parlando allincontro della Comunità di SantEgidio, Primavera araba verso un nuovo patto nazionale, in corso oggi a Roma, al-Barr, che è membro dellufficio direttivo di Fratelli Musulmani, ha affermato che a piazza Tahrir cristiani e musulmani, pregavano e mangiavano insieme offrendo unimmagine esemplare. La rivoluzione non ha scandito nessun slogan discriminatorio e questo sia nelle zone urbane che rurali. Secondo il teologo musulmano, i contrasti tra cristiani e musulmani sono rimasugli del passato regime che ha sfruttato lignoranza dei cittadini e la religione per condizionare il popolo. Anche la Chiesa ha protetto il regime pensando che fosse il suo protettore. Questo perché la dittatura ha sfruttato alcuni estremisti fomentando la paura. Liberiamoci da questi ricordi – ha esortato al-Barr – anche se ciò richiede tempo. Come Fratelli Musulmani siamo contrari al termine di minoranza, vogliamo che i copti si integrino nella vita politica e sociale. La comprensione vera della religione è quella in cui nessuno è discriminato ma accolto come recita il documento di al-Azhar che abbiamo appoggiato. (segue)
15:07
Le parole di al-Barr hanno trovato eco in quelle di Sameh Fawzy, cristiano copto-ortodosso del forum del dialogo Bibliotheca Alexandrina. È urgente – ha ribadito Fawzy – includere tutte le fasce della società, tutti i gruppi culturali e religiosi per il modello del nuovo Egitto in cui la diversità sia rispettata. Per lesponente cristiano, tra i pilastri che sostengono la diversità religiosa vanno tenuti in considerazione lo stato di diritto con leggi da rispettare, un quadro giuridico anche per normare le conversioni da una religione ad unaltra, la condanna di ogni attacco contro la coesistenza pacifica. Per il pluralismo politico, poi, serve la cultura della tolleranza. In questo modello di nuovo Egitto non deve esserci posto per opinioni e punti di vista che vogliono un gruppo religioso superiore allaltro. I problemi vanno risolti nel giusto ambito politico come il Parlamento e non al di fuori. LEgitto del futuro, infine, deve vedere cristiani e musulmani sviluppare insieme il patrimonio e la cultura nazionale rifiutando pratiche culturali di altri paesi che non ci appartengono.
Le parole di al-Barr hanno trovato eco in quelle di Sameh Fawzy, cristiano copto-ortodosso del forum del dialogo Bibliotheca Alexandrina. È urgente – ha ribadito Fawzy – includere tutte le fasce della società, tutti i gruppi culturali e religiosi per il modello del nuovo Egitto in cui la diversità sia rispettata. Per lesponente cristiano, tra i pilastri che sostengono la diversità religiosa vanno tenuti in considerazione lo stato di diritto con leggi da rispettare, un quadro giuridico anche per normare le conversioni da una religione ad unaltra, la condanna di ogni attacco contro la coesistenza pacifica. Per il pluralismo politico, poi, serve la cultura della tolleranza. In questo modello di nuovo Egitto non deve esserci posto per opinioni e punti di vista che vogliono un gruppo religioso superiore allaltro. I problemi vanno risolti nel giusto ambito politico come il Parlamento e non al di fuori. LEgitto del futuro, infine, deve vedere cristiani e musulmani sviluppare insieme il patrimonio e la cultura nazionale rifiutando pratiche culturali di altri paesi che non ci appartengono.
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