Ancora violenze in Siria mentre, per londata di gelo, è emergenza per i profughi nei campi di Giordania, Libano e Turchia
Ancora morti nelle ultime ore in Siria: oltre alle 10 vittime per unesplosione a Damasco, un’intera famiglia di cristiani che cercava di raggiungere il Libano, secondo lopposizione, è stata massacrata a coltellate nella provincia di Hama. E cè lemergenza freddo: il Medio Oriente è colpito da gelo e neve. In gravi difficoltà anche il mezzo milione di profughi siriani, accampati nei campi allestiti in Giordania, Libano e Turchia. Intanto, mentre si attende lincontro domani a Ginevra tra linviato di Onu e Lega araba con il viceministro degli esteri russo e il vicesegretario di Stato Usa, Burns, il regime siriano annuncia uno scambio di prigionieri. Ce ne parla Marina Calculli:
Il regime e i ribelli siriani hanno raggiunto ieri un accordo senza precedenti e soprattutto mai annunciato pubblicamente con tanto clamore. Uno scambio di prigionieri, oltre 200 attivisti, in cambio di 48 cittadini iraniani. La reazione di molti siriani è stata unanime nel domandarsi se per il regime la vita dei propri cittadini valga così poco in confronto a quella dei cittadini dellIran alleato strenuo, protettore patrono del governo di Assad. Ci si è, per esempio, domandati perché il regime non abbia chiesto la liberazione dei soldati rapiti dai ribelli mentre lottavano per difenderlo. Nel frattempo sul terreno un commando di combattenti jihadisti ha conquistato parte dellaeroporto militare di Taftanaz sotto assedio da diversi giorni. I combattimenti proseguono alla periferia di Damasco mentre il regime ha annunciato un nuovo raid sulla regione di Homs.