Mairead Maguire, pacifista britannica nata a Belfast, che ha ricevuto nel 1976 il premio Nobel per la Pace, ha scritto al Nobel Institute, proponendo che per questanno il riconoscimento venga assegnato a una suora siriana, Agnes-Mariam de la Croix, nata Fadia Laham, per lopera di riconciliazione e di assistenza che sta svolgendo nel suo Paese. Mairead Corrigan Maguire è cofondatrice con Betty Williams della Community of Peace People, unorganizzazioen che si batte per la pacificazione in Nord Irlanda.
Agnes-Mariam de la Croix è a capo di uniniziativa siriana, chiamata Mussalaha (Riconciliazione) che vuole fare cessare immediatamente la guerra e portare al tavolo del negoziato governo e opposizione siriana.
Mairead Maguire giustifica la sua posizione così: In un momento in cui il mondo ha disperatamente bisogno di vedere una soluzione pacifica per porre fine allo spargimento di sangue in Siria, liniziativa Mussalaha spicca come un faro di speranza: ci mostra un modo migliore di avanzare, quella che viene dallinterno la società siriana ed esprime il desiderio della maggioranza dei siriani per un percorso di pace. E un modo di procedere che non parte dalla violenza e che desidera un futuro in cui le differenze sono risolte in un clima di rispetto reciproco che conserva la fraternità storica del popolo siriano.
Continua Mairead Maguire: Come ospite delliniziativa Mussalaha ho visitato la Siria nel maggio del 2013, dove ho incontrato alcuni dei milioni di rifugiati e sfollati cui vita è stata lacerata dal conflitto in corso in quel paese. Ho imparato da quelli con cui ho parlato, sia allinterno del governo e in gruppi di opposizione. Ho constatato che cè un movimento legittimo non violento che chiede le riforme attese da tempo in Siria, mentre i peggiori atti di violenza sono stati perpetrati da gruppi esterni che cercano di incitare la divisione inter-confessionale e la discordia.
Suor Agnes-Agnes de la Croix e la sua organizzazione hanno cercato di mediare fra le parti, di far liberare persone rapite (sono ancora in mano a gruppi di terroristi due vescovi, vari sacerdoti, dodici suore ortodosse e il gesuita italiano DallOglio). La suora siriana ha costituito, fra laltro, una fonte preziosa di contro-informazione sulla realtà degli eventi siriani, compreso il caso degli attacchi chimici.
Agnes-Mariam è stata oggetto di una discriminazione preventiva per questa sua posizione.
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